Giarre, dopo il Natale disastroso la speranza dei saldi

Prendono il via i saldi in Sicilia. Oggi aprono i “giochi”, Basilicata e Sicilia, domani parte la Valle d’Aosta e il 5 gennaio tutte le altre regioni. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2017, spenderà 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro.

Le vendite di fine stagione saranno una straordinaria opportunità per i consumatori ma per i commercianti, non saranno sufficienti a colmare un gap di consumi fortemente condizionato da un andamento sempre più incerto ed altalenante.

Il  Natale appena trascorso è stato disastroso, sul piano delle vendite, nonostante gli sconti “sotto banco”. Adesso i commercianti giarresi puntano adesso tutto sui saldi invernali.

Il commercio cittadino continua a galleggiare nella speranza che gli incassi possano finalmente arrivare, spazzando via i numeri deludenti di novembre e dicembre che hanno tradito le aspettative di molti operatori commerciali, in particolare nei settori calzature e abbigliamento che hanno risentito della flessione delle vendite.

Il commercio giarrese peraltro attraversa un momento particolarmente difficile. La crisi morde parecchio e le oltre 70 attività commerciali cessate tra via Callipoli e corso Italia sono la sintesi di una lenta ma progressiva decadenza. Nel centro storico si sono verificate chiusure di negozi storici, al loro posto sono rimaste le vetrine disadorne.

In questi giorni di festività natalizie mai come quest’anno, proprio per il numero impressionante di serrande chiuse, si è notata l’assenza di decorazioni natalizie.

“Il commercio a Giarre non è più appetibile, complice la crisi, ormai si assiste solo alla sua morte – commentano amareggiati alcuni operatori commerciali  –. Molti clienti prima arrivavano dai numerosi paesi del comprensorio, adesso, ormai da alcuni anni, il commercio giarrese non è più fonte di attrazione: strade dissestate, città priva di servizi, sistema viario inadeguato e strisce blu a tappeto”.

“Gli acquisti del periodo natalizio – secondo Francesco Candido, di AssoComm, già presidente della locale Confcommercio – sono stati decisamente sottotono in tutti i settori, complice, forse, la politica promozionale dei centri commerciali, oltre all’innegabile crisi che attanaglia la nazione”.