E’ ormai guerra totale all’interno della macchina amministrativa del Comune di Giarre. Una lotta di potere, di ripicche, di vendette. Nel mirino di assessori dimissionari e dirigenti esautorati sindaco, vice sindaco, segretario comunale e dirigenti.
Sullo sfondo carta bollata e fiumi di denaro per gli avvocati, i soli a guadagnare in quella che ormai assunto l’immagine di un verminaio.
Un Comune distrutto al proprio interno, tra dirigenti che si accusano a vicenda a suon di querele, esposti e pesanti denunce. L’ultimo attacco sferrato dall’arch. Nuccio Russo, non risparmia nessuno: il sindaco Angelo D’Anna, il segretario Rossana Manno, la dirigente tecnica Pina Leonardi e il marito di quest’ultima. E ora è il turno del comandante della Polizia Locale, Maurizio Cannavò.
L’architetto Russo in un esposto indirizzato all’A.N.A.C., alla Procura della Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica di Catania presso il Tribunale di Catania e all’Assessorato Regionale alle Autonomie locali, segnala un presunto abuso d’ufficio del dirigente comunale Cannavò. “Con la presente lo scrivente – si legge nell’esposto di Russo – intende sottolineare il comportamento del dott. Cannavò Maurizio, comandante della P.M., che, per effetto dei poteri conferitigli dall’ex sindaco dott. Roberto Bonaccorsi e dall’attuale avv. Angelo D’Anna, ritiene di poter agire anche in dispregio a puntuali sentenze giudiziarie.
Negli esercizi successivi lo stesso Dirigente ha continuato ad operare sempre allo stesso modo”.
E nell’esposto dell’arch. Russo, non si risparmiano accuse anche al Segretario comunale, Manno. “Inoltre, si fa osservare che, per tale questione, anche il ruolo del Segretario Generale appare distratto e non curante di un’azione che viola l’applicazione di sentenze, a discapito dell’Ente, diversamente dal rigore giustizialista utilizzato sempre nei confronti degli altri dipendenti. Con ulteriore e precedente comunicazione lo scrivente aveva già informato l’A.N.A.C. della vicenda, ma, sembra che, la citata comunicazione, non abbia avuto conseguenze. Quanto sopra per dovere di dipendente della Pubblica Amministrazione, affinché codeste Autorità possano verificare quanto esposto. Certo di aver reso un servizio a vantaggio della Pubblica amministrazione”.
Fin qui l’esposto dell’arch. Russo, destinato a provocare l’ennesimo terremoto istituzionale al Comune di Giarre, dove ormai si notano solo macerie.