Giarre, appalto micro asilo di Macchia: nuovo terremoto giudiziario? -
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Giarre, appalto micro asilo di Macchia: nuovo terremoto giudiziario?

Giarre, appalto micro asilo di Macchia: nuovo terremoto giudiziario?

Si profila un nuovo terremoto giudiziario al Comune di Giarre. Sullo sfondo la guerra senza esclusione di colpi, tra i dirigenti dell’Area Tecnica, presunti appalti alterati, denunce alla Procura e ora la visita in Municipio della Guardia di finanza.

Sembra quasi di tornare al periodo successivo alla fine del ciclo decennale della sindacatura Sodano, quando al Comune è stato un susseguirsi di inchieste e acquisizioni di documenti, microspie all’Ufficio tecnico e gole profonde.

La  visita a sorpresa ieri, in mattinata, della Guardia di finanza in Municipio, si inserisce in un contesto assai complicato, fatto di veleni, gelosie, livore e qualche favore di troppo.

I militari delle Fiamme gialle, secondo quanto si è appreso, ieri avrebbero chiesto tutte le carte relative all’appalto per la realizzazione a Macchia del nuovo micro asilo comunale, i cui lavori si sono conclusi nei mesi scorsi. I finanzieri hanno formalizzato la richiesta dei documenti relativi alla gara d’appalto, alla presenza della segretaria generale del Comune, Rossana Manno, della dirigente dell’Area tecnica, ing. Pina Leonardi e del funzionario dell’Utc, Sebastiano D’Anna.

Sull’appalto del micro asilo comunale, finanziato in parte con i fondi ministeriali del “Pac” (Piano di Azione e Coesione) nei giorni scorsi aveva puntato i riflettori l’ex dirigente tecnico arch. Nuccio Russo, attraverso un esposto alla Procura di Catania in cui si denunciavano presunte irregolarità sulla gara.

Russo, già nel luglio della scorsa estate, aveva diffidato l’amministrazione, appena insediatasi, ad interrompere, in autotutela,  la procedura relativa all’appalto.

“Nonostante la segnalazione – si legge nell’esposto dell’arch. Russo – i lavori sono stati completati e consegnati al Comune dalla ditta che, sulla base di quanto evidenziato dall’ex dirigente tecnico, non avrebbe potuto essere aggiudicataria dell’appalto”.

Russo chiedeva, inoltre, nel proprio esposto di “conoscere gli esiti delle valutazioni circa la sussistenza di eventuali ipotesi delittuose, quali turbativa d’asta, abuso d’ufficio o altro, condotte dagli uffici competenti, al fine di individuare gli eventuali profili di illiceità penale e, nel caso, individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti”.

Ieri, come dicevamo, la visita delle Fiamme gialle. Non è dato sapere se l’iniziativa della Guardia di finanza fa seguito all’apertura di una inchiesta da parte della Procura.

Un fatto è certo: la richiesta della documentazione relativa a quell’appalto oggetto di due esposti presentati da Russo.

Sulla vicenda anche la politica comunale, ancora ingessata dalle dimissioni dell’ex assessore Piero Mangano, sembra rimanere quasi del tutto indifferente a ciò che sta accadendo nel  palazzo municipale.

Anche l’opposizione non ha assunto alcuna posizione rispetto all’esclusione di Russo dalla rotazione dei dirigenti, nessun commento sugli esposti presentati, nè tanto meno è stata avvertita la necessità di chiedere al sindaco chiarimenti urgenti in Consiglio comunale.

Il silenzio sembra vincere su tutti i fronti. Politici e giudiziari.

Mario Previtera

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