Un convegno “capovolto”, che ha messo cioè al centro dell’attenzione i diretti beneficiari, ha concluso il Progetto “Aggregazioni” organizzato dal Consorzio Il Nodo di Catania con il sostegno di Fondazione “Con il Sud” con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di dispersione ed abbandono scolastico.
L’appuntamento è stato ospitato nell’aula magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Fermi – F. Eredia” di Catania ed ha registrato la massiccia partecipazione degli ‘attori’ protagonisti del progetto: preadolescenti, adolescenti, genitori e docenti, che hanno beneficiato di interventi di formazione, orientamento, laboratori pedagogico-ricreativi, consulenza sociopsicopedagogica, work experiences presso aziende con mission sociale.
Il progetto “Aggregazioni” ha raggiunto circa 1500 utenti ed è stato avviato nel settembre 2014 coinvolgendo diversi quartieri catanesi, tutti caratterizzati da forti difficoltà socio-economiche e dalla carenza di spazi di socializzazione giovanile: Barriera, Librino, San Leone-Nesima e Centro storico.
Ai lavori hanno partecipato anche il presidente del Consorzio Il Nodo Fabrizio Sigona e il dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Fermi – F. Eredia”, prof. Alfio Petrone.
“Una bella iniziativa –ha sottolineato quest’ultimo-. Sono molto contento di aver visto i ragazzi parlare al convegno con coinvolgimento ed entusiasmo; alcuni di loro avevano dei problemi di inserimento e timidezza ma le attività svolte, attraverso i laboratori attivati, li hanno aiutati a ritrovare se stessi e a proporsi in maniera ottimale. A mio avviso l’utilizzo dei laboratori didattici è molto importante perché aiutano non poco a coinvolgere e recuperare i ragazzi in dispersione scolastica. Con la didattica tradizionale non otterremo gli stessi risultati. Sono convinto che questo progetto sia da ripetere, anche perché ho notato il grande interesse dei ragazzi che, nella maggior parte dei casi, attendevano con ansia il momento delle attività previste”.
“Il valore aggiunto di progetti come questo –ha aggiunto il presidente del Consorzio Il Nodo, Sigona-, con una partnership di 15 Enti, ampia e variegata in termini di valori di riferimento, metodologia d’intervento e setting istituzionali, all’interno di cui ciascuno opera, sta proprio nel lavoro di integrazione che stimola non solo a guardare nella stessa direzione ma a camminare assieme verso di essa.
Un percorso in comune che implica sicuramente, in una prima fase, una fatica maggiore e tempistiche operative differenti. Proprio tale “fatica” è però quello “spazio” in cui avviene il confronto e la contaminazione tra punti di vista differenti e rappresenta, come nel caso di Aggregazioni, proprio la ricchezza di un intervento, spostando l’attenzione dal semplice intervento sul bisogno, sull’urgenza, all’ideazione di percorsi in cui il tema non è più risolvere un problema quanto ricercare e creare benessere.
“Co-abitare” un progetto significa quindi non solo interagire ma integrare modelli di welfare di Comunità”.