Scandalo Formazione professionale: trovati oro e denaro a casa di Genco che si sospende dall’Anfe

Nell’abitazione di Palermo di Paolo Genco – il responsabile dell’Anfe Sicilia, arrestato giovedì per truffa aggravata alla Regione e all’Unione europea – la Guardia di finanza ha rinvenuto e sequestrato, nel corso di una perquisizione, custoditi all’interno di una cassaforte, circa un chilogrammo di oro (49 monete e 30 lingotti), nonchè trentamila euro, tra denaro contante e assegni circolari.

Per le Fiamme gialle anche questi beni sarebbero frutto dei proventi della truffa perpetrata, con la complicità della General Informatic Center, nelle fittizie forniture.

Paolo Genco si trova da agli arresti domiciliari, così come il titolare dell’azienda, Baldassare Di Giovanni.

Lo stesso Genco, frattanto, in una nota, nell’esprimere la sua assoluta convinzione di essere estraneo si sospende da tutti i ruoli da lui occupati all’interno dell’Anfea a tutela della stessa e a garanzia della continuità amministrativa dell’ente: “Sono stato raggiunto da un’ordinanza che ha disposto nei miei confronti la misura degli arresti domiciliari per ipotesi di reato, delle quali sono certo di potere dimostrare l’insussistenza.

Pur consapevole della mia assoluta estraneità a qualsiasi episodio delittuoso, nonché dell’infondatezza delle ipotesi di reato oggetto di accertamento da parte dell’Autorità giudiziaria, mi sento in dovere – fino a quando non sarà chiarita la mia posizione personale – di autosospendermi con effetto immediato dall’esercizio delle funzioni di presidente nazionale dell’Anfe e di presidente regionale dell’Anfe Sicilia, al fine di garantire la regolare prosecuzione delle attività in corso, che coinvolgono centinaia di persone e lavoratori.

Sono fiducioso nella rapida e positiva risoluzione di questa vicenda, che matura in un contesto sociale ed economico molto difficile per la formazione professionale, settore in cui l’Anfe opera, come sapete, da più di quarant’anni e che negli ultimi anni è stato colpito da una crisi irreversibile, come ho avuto modo di rappresentarvi più volte in sede di Direttivo nazionale”.