Il Tar Catania, con sentenza num. 18 del 2017, ha sancito la totale legittimità dell’operato dell’amministrazione Leonardi sulla localizzazione dell’isola ecologica (individuata in via Poio), respingendo nel merito i cinque motivi addotti nel ricorso presentato da alcuni cittadini.
“La sentenza emanata dal Tar Catania conferma in toto la correttezza dei procedimenti e delle scelte compiute dall’amministrazione comunale nell’individuazione del sito dell’isola ecologica – afferma il sindaco di Viagrande, Francesco Leonardi -. Tengo a ribadire ancora una volta che come imposto per legge e come reiteratamente precisato anche da questa amministrazione nell’isola ecologica non possono essere conferiti rifiuti pericolosi”.
Puntualizzazione che, in risposta al ricorso presentato, viene evidenziata anche nella parte motiva della sentenza, laddove il Tar scrive testualmente quanto segue: “I numerosi rifiuti pericolosi che vengono conferiti nei centri di raccolta e che secondo parte ricorrente costituirebbero indice della nocività del sito non sono altro che comuni oggetti presenti in tutte le abitazioni (solo per citarne alcuni: elettrodomestici di vario genere, lampadine, batterie, farmaci, insetticida, cartucce e toner, detersivi e detergenti) che vengono conferiti al centro di raccolta proprio al fine di garantire un adeguato smaltimento nel rispetto delle norme di tutela ambientale e della salute dell’uomo”.
Inoltre così come riportato dalla relazione tecnica del progetto preliminare, depositata nell’ambito della controversia in questione, nell’isola ecologica di Viagrande “l’amministrazione comunale – continua Leonardi – ha ulteriormente ristretto la tipologia di materiale conferibile secondo le normative in vigore”.
Nel dettaglio, fra gli altri punti chiariti, il provvedimento sancisce che sotto “il profilo urbanistico la realizzazione del punto di raccolta è perfettamente coerente con la natura dell’aera (F3a), atteso che la zona F in generale comprende le parti di territorio per attrezzature, servizi e impianti di interesse generale”.
“Pur ritenendo legittime le perplessità mostrate dai ricorrenti – dichiara l’assessore alle politiche ambientali Carmelo Gatto – il Tar ha sentenziato ciò che in questi mesi abbiamo provato a spiegare, con forza, riguardo i punti obiettati. Dispiace che nonostante lo sforzo fatto dai cittadini per migliorare la differenziazione dei rifiuti solidi urbani, l’introduzione di un sistema meritocratico abbia dovuto subire un tale rallentamento; infatti i cittadini che si sarebbero avvalsi del Centro Comunale di Raccolta avrebbero potuto usufruire della riduzione della TARI già da quest’anno. Dispiace ancor di più – continua Gatto – che la campagna mediatica denigratoria effettuata in questi mesi sull’argomento abbia screditato, anche a livello nazionale, il nome del nostro paese più che quello dell’Amministrazione. Adesso andiamo avanti con l’obiettivo di migliorare ancor di più il servizio di raccolta e di abbattere al contempo i costi di conferimento in discarica”.