Poco dopo le 7 di ieri sera, diverse volanti della Polizia di Stato venivano fatte accorrere presso il centro commerciale “Porte di Catania”, dove era stata segnalata una rissa in atto.
Appena giunti gli agenti prendevano contatti con il richiedente dell’intervento, un addetto alla sicurezza che riferiva che poco prima un nutrito gruppo di giovani aveva aggredito un ragazzo addetto a uno stand espositivo; questi, al momento si trovava nell’ufficio della direzione del Centro, luogo in cui lo avevano condotto gli addetti alla sicurezza, dopo averlo strappato agli aggressori.
Raggiunto dagli agenti, la vittima riferiva che poco prima, mentre si trovava presso il suo stand espositivo ubicato a piano terra del centro, era stato fatto segno di sputi da parte di un gruppo di ragazzi che si trovava al piano superiore.
Stanco di subire tali vessazioni, il giovane era salito al fine di redarguire i giovani che per tutta risposta lo avevano insultato e, forti del branco, malmenato.
Il tutto fino al giungere dei due addetti alla sicurezza che lo hanno allontanato dagli aggressori, accompagnandolo fino in direzione.
Dalla visione delle telecamere a circuito chiuso del Centro che gli agenti effettuavano insieme alla vittima ed agli addetti alla vigilanza, i poliziotti si avvedevano che il branco stava ancora circolando per il Centro, infastidendo gli avventori.
Gli addetti alla vigilanza altresì riferivano agli operatori che gli stessi giovani erano gli autori di scorribande che con sistematicità eseguivano ogni domenica, aggredendo gratuitamente con atti di prevaricazione gli avventori e gli impiegati del Centro commerciale, generando vere e proprie situazioni di panico.
I bulli, circa una quindicina, venivano quindi raggiunti dagli agenti e tutti condotti in Questura dove venivano identificati come minori, due erano al di sotto dei quattordici anni, figli di noti pregiudicati per gravi reati, anche per mafia, dei rioni San Berillo Nuovo, Librino e San Giorgio.
La vittima veniva fatta accompagnare a mezzo 118 presso il più vicino ospedale, dove i sanitari del Pronto Soccorso stilavano una prognosi di 3 giorni a causa delle contusioni subite
Tutti i minori, ad eccezione dei minori di quattordicenni, venivano fotosegnalati.
Dell’occorso, a prescindere dalla eventuale querela che vorrà sporgere la vittima, verrà trasmesso alla Procura delle Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni un dettagliato rapporto affinché vengano adottati gli opportuni provvedimenti.