Giarre, sabbie "immobili" al Comune. "Fermo biologico" sul caso Mangano -
Catania

Giarre, sabbie “immobili” al Comune. “Fermo biologico” sul caso Mangano

Giarre, sabbie “immobili” al Comune. “Fermo biologico” sul caso Mangano

Sabbie “immobili” al Comune di Giarre, tra mancate verifiche politiche, la lunga stasi del Consiglio comunale – l’ultima seduta risale al 30 dicembre scorso – assessori dimissionari che condizionano la normale vita politica di un Comune sull’orlo del dissesto  e che rimane ancora ingessato.

Per oggi è stata convocata la conferenza dei capi gruppo dal presidente del Consiglio Francesco Longo, ormai sempre più distante dalla maggioranza che sostiene l’amministrazione, anche dopo l’ennesima delusione: la sua esclusione dal vertice dei sindaci del distretto sanitario tenutosi in Municipio la scorsa settimana.

Giovedì prossimo vi sarà una seduta consiliare “tecnica” solo per l’approvazione del piano anticorruzione, un atto dovuto cui devono rispondere tutti i consigli comunali.

L’attività del Consiglio, probabilmente riprenderà non prima della prossima settimana avendo tra i temi da trattare, oltre all’attività ispettiva, quell’atto di indirizzo presentato da Giannunzio Musumeci riguardo l’affidamento in concessione a terzi dello stadio di via Olimpia.

Una votazione destinata a lasciare un segno politico essendo la questione dello stadio legata a doppio filo al destino dell’ex assessore Piero Mangano al punto da condizionarne il suo strategico rientro, dato per imminente.

Nell’atto di indirizzo richiamandosi all’art. 30, terzo comma del Decreto legislativo n.163 del 2006 (Codice degli appalti) si statuisce che “la scelta del concessionario deve avvenire nel rispetto dei principi desumibili dal trattato e dei principi generali relativi ai contratti pubblici  e, in particolare, dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità , previa gara informale a cui sono invitati almeno cinque concorrenti , se sussistono in tale numero soggetti qualificati in relazione all’oggetto della concessione, e con predeterminazione dei criteri selettivi”.

In questo quadro, nell’atto di indirizzo si stabiliscono criteri e obiettivi per la concessione a terzi della gestione dello stadio, invitando l’amministrazione a procedere attraverso un bando pubblico, all’individuazione dei o del soggetto gestore in via preferenziale a raggruppamento temporaneo di società o associazioni a cui verrà affidata la gestione dell’impianto, dietro stesura e stipula di apposita convenzione.

Nell’individuazione del soggetto gestore saranno preferite e incentivate società e associazioni sportive  senza scopo di lucro, ovvero enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive del Coni e Figc.

L’atto di indirizzo  prevede anche un programma di investimenti per il miglioramento degli impianti con particolare attenzione al manto del campo di gioco dello stadio, nonché per l’omologazione degli impianti alle massime serie.

E infine, passaggio centrale dell’atto di indirizzo: garantire alle altre società sportive operanti nel territorio comunale lo svolgimento delle gare ufficiali con oneri a carico del Comune e gestire gli impianti in assoluta trasparenza e imparzialità nei confronti di tutte le società e associazioni che ne faranno debita richiesta.

L’atto di indirizzo di Giannunzio Musumeci certamente rappresenta un banco di prova fondamentale per la maggioranza e per la sua tenuta:  resta da capire come sarà votato l’atto di indirizzo inserito all’ordine del giorno nella seduta fissata per lunedì prossimo.

Potrebbero interessarti anche