La Procura “libera” il gruppo Tecnis: nessun coinvolgimento in fatti di mafia -
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La Procura “libera” il gruppo Tecnis: nessun coinvolgimento in fatti di mafia

La Procura “libera” il gruppo Tecnis: nessun coinvolgimento in fatti di mafia

La Procura di Catania ha chiesto il dissequestro del gruppo Tecnis, colosso negli appalti pubblici, che fu al centro di una inchiesta dei carabinieri e che condusse all’amministrazione controllata del gruppo.

Adesso invece, alla luce dei controlli che gli inquirenti hanno portato avanti in questi mesi, non ci sarebbe alcun pericolo né di infiltrazioni criminali e mafiose nell’azienda né, tanto meno, alcun coinvolgimento degli imprenditori Mimmo Costanzo e Concetto Bosco che quindi riprenderanno la guida del gruppo imprenditoriale.

Sulla richiesta dei Pm – secondo quanto riporta LivesiciliaCatania – si dovrà esprimere ora il Tribunale Misure di Prevenzione.

Soddisfatti anche i sindacati in rappresentanza dei tanti lavoratori del gruppo: “Questa decisione è il presupposto perché ciò sia di impulso per le opere da completare, i lavoratori e la ripresa nel territorio etneo”.

«Un plauso va rivolto alla magistratura che si è occupata di una vicenda complessa e all’amministrazione giudiziaria che ha portato avanti, in questo anno di commissariamento, l’attività aziendale interpretando al meglio le esigenze dei lavoratori e del mantenimento dell’impresa – commentano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Nunzio Turrisi. segretario generale della Filca Cisl etnea -. Ora siamo fiduciosi che il rientro delle capacità manageriali in seno alla Tecnis siano di ulteriore impulso per la ripresa dei tanti cantieri, il progresso delle opere, l’occupazione e lo sviluppo del territorio etneo»

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