Paternò, completate operazioni di disinnesco ordigno bellico

Sono state completate le complesse e delicate operazioni di disinnesco di un ordigno bellico rinvenuto in contrada Buffa Raisa a Paternò, con una esplosione che ha distrutto il residuato. Gli specialisti del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo hanno operato la bonifica di una bomba d’aereo di fabbricazione americana risalente al secondo conflitto mondiale, l’ordigno progettato per distruggere installazioni e sistemi viari pesava 500 libbre, ovvero 226 kg, ed al suo interno era caricato con esplosivo ad alto potenziale.

Per poter procedere alle operazioni di disinnesco in sicurezza è stato necessario chiudere il transito per alcune ore di alcune strade provinciali la SP 4 e la SP 57. Le fasi di messa in sicurezza dell’ordigno sul luogo in cui è stato rinvenuto sono durate circa 7 ore, successivamente la bomba è stata trasportata in una cava dove i militari del 4° Reggimento Genio, nel pomeriggio, l’hanno fatta brillare distruggendola del tutto. I guastatori entrati in azione possiedono una particolare specializzazione EOD (Explosive Ordnance Disposal), ma sono più comunemente indicati come artificieri; il Reggimento è intervenuto su disposizione del Comando Forze Operative Sud (COMFOP SUD) di Napoli a cui era pervenuta la richiesta da parte della Prefettura di Catania.

Sono 106 i residuati bellici rinvenuti in Sicilia che i militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo hanno distrutto nel corso del 2016. Le capacità tecniche del personale ed i mezzi in dotazione all’Esercito garantiscono il prezioso intervento in caso di pubblica utilità e per la tutela dell’ambiente. In particolare i Reparti del genio militare hanno una elevata connotazione “dual-use”, ovvero la capacità di cooperare con le autorità civili a favore della cittadinanza e quella operativa espressa nei teatri operativi nelle missioni di pace all’estero in cui l’Esercito italiano è impegnato. Frequentemente i genieri dell’Esercito operano a favore della comunità nazionale sia in caso di pubbliche calamità, sia per la bonifica dei residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio italiano.