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Acireale, Ipab Oasi Cristo Re: si dimette il commissario. Dipendenti senza stipendio da 30 mesi

Acireale, Ipab Oasi Cristo Re: si dimette il commissario. Dipendenti senza stipendio da 30 mesi

Si era insediato lo scorso 11 novembre, ma adesso ha gettato la spugna. Parliamo dell’ormai ex commissario straordinario dell’Ipab Oasi Cristo Re di Acireale, Concetto Nicolosi, che con una lettera ha comunicato ed ufficializzato le dimissioni dal suo incarico.

Alla base della scelta di Nicolosi una serie di difficoltà non indifferenti che rendono praticamente ingestibile la situazione.

Le motivazioni affondano le loro radici su azioni del passato più lontano e di quello più recente, con particolare riferimento agli atti di pignoramento portato avanti da 16 lavoratori dell’ente (che devono percepire 30 mensilità arretrate) e che di fatto hanno bloccato le rimesse di pagamento da parte delle Amministrazioni comunali con il conseguente blocco dei conti correnti bancari dell’Ipab ed impossibilità a fare operazioni di cassa.

Questi lavoratori, infatti, per ritirare le azioni di pignoramento pare abbiano posto delle condizioni troppo stringenti e definite “inaccettabili” dallo stesso Nicolosi.

La situazione dell’Ipab Oasi Cristo Re, dunque, diventa ancor di più una patata bollente della quale in pochi vogliono farsi carico, ma la palla passa adesso all’assessore regionale alla Famiglia, Gianluca Miccichè, che deve procedere alla nomina di un nuovo commissario straordinario dell’Ipab acese.

Intanto il sindaco Roberto Barbagallo ha scritto alla Regione proponendo una soluzione per il risanamento delle Ipab siciliane: attraverso l’Organismo di Composizione della Crisi denominato “La tutela degli onesti”.

Barbagallo, così, ha dato incarico all’OCC di approfondire l’attuale situazione economica dell’Oasi Cristo Re sviluppando l’ipotesi di risanamento a partire dalla ristrutturazione del debito accumulato negli anni.

“Appare del tutto evidente – ha scritto il sindaco Barbagallo – che l’Ente è in disequilibrio economico e che da anni produce perdite nella gestione tipica; a nulla varrebbe quindi un intervento di azzeramento del debito senza un’azione di risanamento che ponga in equilibrio economico la gestione tipica”.

Ma per avviare l’azione di risanamento delle Ipab affidando il malloppo all’Organismo di Composizione della Crisi, la Regione deve adottare una serie di provvedimenti, tra cui in primis prevedere che la Legge 3/2012 (relativa, appunto, alla creazione dell’OCC), sia lo strumento da utilizzare in via prioritaria per il risanamento economico dell’Ipab.

«L’intento dell’ Amministrazione – conclude il primo cittadino acese – è evidenziare un problema che da anni viene di fatto eluso con inutili rinvii ed improbabili soluzioni e avviare il tentativo di un’ipotesi “reale” di risanamento. Chiaramente questo percorso può estendersi a tutte le IPAB della Regione Siciliana che si trovano in grande difficoltà e che ormai da anni svolgono un servizio di assistenza essenziale per i nostri concittadini”.

foto di FanCity Acireale

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