Un incontro interlocutorio con un obiettivo importante, rivitalizzare, dopo 60 anni, la chiesa del Convento chiusa al culto per ragioni di sicurezza.
La riunione che trae origine dalle recenti sollecitazioni del parroco del Duomo Antonino Russo (clicca e leggi Giarre, la nuova sfida dell’arciprete Nino Russo: riaprire la chiesa del Convento), si è svolta in Municipio alla presenza del sindaco Angelo D’Anna, dei funzionari del Fec (Fondo edifici di culto) e della Sovrintendenza per fare il punto sulla storica chiesa di via Lisi.
Così come anticipato nei giorni scorsi dal parroco della chiesa Madre, Russo, l’obiettivo sarebbe quello di riaprire la chiesa con il contributo delle associazioni del territorio ottenendo, nel contempo, i fondi del Fec, lo stesso ente dipendente dal Ministero dell’Interno che già nel 2007 ha stanziato la somma di 100 mila euro e che ha consentito di ripristinare il pavimento della chiesa, oltre ad un restauro delle murature.
Precedentemente, era stata, invece, realizzata ex novo la copertura in legno dell’edificio sacro nel cui sottosuolo, proprio durante alcuni interventi di messa in sicurezza, sono stati scoperti i loculi di sepoltura e un piccolo altare risalenti alla fine del XVII secolo, periodo in cui a Giarre si insediò l’ordine religioso degli «Agostiniani scalzi».
Il sindaco Angelo D’Anna ha evidenziato che la riunione odierna ha consentito di fare il punto sulla chiesa più antica della città di proprietà del Fec che dipende dal ministero dell’Interno e che assegna alla curia per finalità di culto. Fermo restando la volontà di valorizzare la chiesa riaprendola si rendono imprescindibili alcuni precisi passaggi.
Il Fec dovrà farsi carico dei successivi step, a cominciare dal coinvolgimento della Sovrintendenza di Catania per poi programmare un sopralluogo nell’edificio sacro attestandone la staticità, verificando in primis le condizioni di sicurezza.
Una volta superata questa fase, con l’assenso del Fec e della Sovrintendenza il parroco del Duomo potrà avviare alcuni interventi preliminare come la pulizia della chiesa.
Il Fec, invece, dovrà valutare le modalità con cui disporre i finanziamenti che si rendono necessari per il restauro strutturale artistico della chiesa. Il prossimo step sarà quello del Fec, con la convocazione di una nuova riunione operativa.