Alla presenza di un numeroso pubblico, si è svolta nei giorni scorsi presso la Feltrinelli point di Messina la presentazione in prima nazionale dell’ultimo romanzo di Marinella Fiume “La bolgia delle eretiche” (A&B) ad opera di NaxosLegge, della Fidapa Sez. Messina Capo Peloro e di ActorGym – La palestra degli attori.
Dopo i saluti di Flavia Costanzo, presidente della Fidapa messinese e di Giuseppina Seidita, Standing Commitèe Projects BPW Chair, il romanzo, molto atteso dopo il successo di “Sicilia esoterica”, giunto già alla quinta edizione, è stato presentato da Fulvia Toscano, dir. art. del noto Festival NaxosLegge, mentre l’attrice Grazia Nuccio di ActorGym ha letto magistralmente le significative pagine del libro dedicate alla popolana eroina risorgimentale Peppa la cannoniera.
Un libro complesso ma apparentemente godibile, avvincente e allegorico, sulla donna che si misura con la scrittura e il potere, dal 1500 ai nostri giorni.
Una testimonianza della forza delle donne, del coraggio di affrontare le avversità, della difesa indomita e della dedizione ai propri ideali, della ripulsa del male, a costo della vita.
Sfilano nei vari quadri in cui il romanzo è organizzato, figure forti di donne realmente vissute sulle quali l’autrice si è documentata su fonti storiche alcune delle quali anche inedite: Ursula, venditrice di pianelle, condannata come fattucchiera dal Tribunale del Sant’Uffizio al fuorbando e alla fustigazione; la bellissima suor Agueda, arrestata come quietista e lasciatasi morire di anoressia; Francisca, terziaria francescana discendente da ebrei conversi, accusata di essere strega e condannata alla damnatio memoriae; Garronfola, affittaletti della flotta spagnola di stanza a Messina, frustata e spogliata dei suoi averi; la terziaria Gertrude, condannata al rogo come molinosista dopo una lunghissima detenzione.
Tutte eretiche siciliane che la contemporanea Alda, autistica scrittrice fallita siculo-milanese, nella quale si vela la figura della poetessa Alda Merini, riesuma dalla bolgia infernale in cui si trovano per farle raccontare in una lingua originalissima e contaminata, che fa talora ricorso al siciliano, allo spagnolo, al latino.
E poi Sofonisba, pittrice, che è eccezionalmente riuscita a plasmare a suo piacimento la sua favolosa vita. E Peppa la cannoniera, popolana eroina risorgimentale vittima della sua fiducia nell’illusorio cambiamento politico e sociale di quegli anni. E ancora la poetessa Mariannina, che cercò la Luce all’interno di Logge e Società di ispirazione magnetista.
Un romanzo sul rapporto antagonista tra potere dei Patriarchi e Donne disobbedienti, che giunge fino agli attuali efferati femminicidi, ma anche sulla solitudine feroce a cui la scrittura condanna chi ad essa si vota.