Riprende slancio, a Catania la mobilitazione contro la “legge 107” renziana sulla scuola. Una prima iniziativa è il presidio, indetto dalla federazione catanese del Partito Comunista Italiano, che si svolgerà martedì 14 febbraio, alle ore 17,30, davanti alla Prefettura di Catania (via Etnea) “per chiedere il ritiro delle deleghe della legge 107 sulla scuola approvate dal governo Gentiloni”.
“Siamo in presenza di una manovra inaccettabile, nel metodo e nel merito, che rilancia la politica renziana sulla scuola, nonostante i disastri che essa ha, manifestamente, provocato – dichiara Luca Cangemi, responsabile nazionale del dipartimento scuola del PCI –. I testi governativi introducono il Jobs Act nella scuola, accentuano la subalternità dell’istruzione all’ideologia aziendalista, trasformano l’istruzione professionale in un ghetto dequalificato e marginale, colpiscono i principi di una legge fondamentale come la 104 sulla disabilità, sono premessa di nuovi tagli”.
“È necessaria dunque – continua Cangemi – una forte mobilitazione per costringere il governo al ritiro delle deleghe, come primo passo per smantellare la 107, e affermare un’idea di scuola democratica, qualificata e di massa, coerente con quella Costituzione che il popolo italiano ha difeso il 4 dicembre”.
Altra iniziata è “La assemblea della scuola” in programma per mercoledì 1 marzo, a cura dell’USB-scuola, presso la “Dante Alighieri”,in via Cagliari 59.
Assemblea in preparazione dello sciopero generale che interesserà tute le categorie lavorative della scuola pubblica, indetto, per il 17 marzo, da USB, Cobas e Unicobas.
Orazio Vasta