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Calatabiano: il Comune ha aderito al progetto di candidatura al Mab

Calatabiano: il Comune ha aderito al progetto di candidatura al Mab

Il Comune di Calatabiano ha aderito al progetto di candidatura al Mab (Man and Biosphere – Uomo e Biosfera) delle aree “Etna, Taormina, Valle d’Alcantara, Valle d’Agrò e Alto Simeto” del programma scientifico promosso dall’Unesco per migliorare il rapporto tra uomo e ambiente.

Un territorio di notevole rilevanza internazionale dal punto di vista scientifico e naturalistico, che ha già visto riconosciuta dall’Unesco il 21 giugno del 2013 l’Etna come Bene Naturale appartenente al Patrimonio Mondiale, raccomandando al Parco dell’Etna, (soggetto gestore del sito Unesco Monte Etna), di proporre la conservazione dell’ecosistema tutt’intorno al vulcano, che rientra nelle competenze di numerose istituzioni pubbliche.

L’ampia zona prevista per la candidatura a “Riserva della Biosfera Mab” si estende dal Fiume Simeto, nella zona delle Forre Laviche, include l’area delle Salinelle, abbraccia l’Etna e il territorio circostante, includendo il Complesso delle Immacolatelle e le pendici ioniche della Timpa di Acireale, attraverso l’isola Lachea e i Faraglioni dei Ciclopi fino al Fiume Fiumefreddo e all’Alcantara, per arrivare alla propaggine di Taormina con l’Isola bella e da qui allungarsi fino alla valle dell’Agrò, in un territorio ricchissimo di valori ambientali, con parchi naturali, riserve, SIC e ZPS, e di attività umane da sviluppare in armonia con la cura dei valori ambientali.

Gli impegni assunti verso il Programma Mab-Unesco mirano al miglioramento della gestione e della conservazione di queste ampie aree di rilevanza naturalistica, che includono zone limitrofe anche se antropizzate. Proprio l’inserimento di determinate aree non comporta specifici impegni normativi, né soprattutto nuovi vincoli, ma l’adesione a linee guida che indirizzano verso nuove forme di gestione condivise del territorio e delle risorse.

“Rappresenta un modo – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Intelisano – per armonizzare un processo rivolto alla promozione turistica e all’inserimento di beni di particolare pregio storico e naturalistico all’interno dell’osservatorio dell’Unesco, con la possibilità per gli enti di trasferimenti  da parte del Ministero dei beni culturali volti alla riqualificazione degli stessi”.

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