Tanta gente non riesce a pagare le tasse, e lo Stato per riscuoterle avvia contenziosi alquanto costosi. Meglio dunque “rottamare” le cartelle esattoriali dei vari tributi comunali (Ici, Imu, Tarsu, Tares, Tari, Tosap e multe automobilistiche), così come consente di fare il Governo nazionale tramite il D.L. n. 193 del 22 ottobre 2016 avente ad oggetto le ingiunzioni di pagamento notificate tra il 2000 ed il 2016.
Adesso, quindi, spetta ai singoli Comuni cogliere tale opportunità, a meno che non vogliano continuare a vessare i loro concittadini.
A difendere questi ultimi a Giardini Naxos ci ha pensato la locale associazione “Tradizione, Ambiente e Turismo” guidata dal presidente Giuseppe Russo (nella foto), noto politico e sindacalista della prima colonia greca di Sicilia.
«Siamo in presenza – ha scritto Russo in una lettera inviata al sindaco Nello Lo Turco ed alle massime cariche comunali giardinesi – di una montagna di tasse che restano scritte sulla carta, alimentano il contenzioso ed “ingrassano” le società di riscossione.
«Si tratta di cifre iperboliche previste dallo Stato, che però non vengono incassate. Non sarebbe dunque più utile, ragionevole e giusto provare ad abbassare il prelievo fiscale affinché venga abbattuta la quota di evasione?
«In attesa di ciò, sarebbe opportuno che i Comuni, a cominciare da Giardini Naxos, recepissero entro il termine del 31 marzo il regolamento predisposto dal Consiglio dei Ministri con il D.L. 193/2016, in maniera tale che i cittadini possano beneficiare, presentando apposita istanza entro il 2 maggio, della definizione agevolata delle loro situazioni debitorie, “depurandole” dalle sanzioni previste (ossia il 40% in più su quanto dovuto).
«Il pagamento verrà dilazionato in un massimo di sedici rate, ognuna delle quali non inferiore a cento euro, da versare tra il giugno 2017 ed il settembre 2018».
Rodolfo Amodeo