La varietà di ambienti agricoli e culturali esistenti in Italia in quest’ultimo decennio ha portato a produzioni alimentari e artigianali di alto livello qualitativo ed a una forte identità territoriale.
Per cui i consumatori esteri stanno scoprendo con entusiasmo misto a curiosità questa buona qualità dei prodotti tipici italiani, come dimostrano i crescenti volumi delle esportazioni ed il non trascurabile incremento del turismo enogastronomico.
Forte di questi dati la Fondazione Città del Fanciullo Acireale sta realizzando, con fondi propri, un corso di formazione per “Operatore del turismo enogastronomico e della valorizzazione di prodotti tipici” della durata complessiva di ore 152 che, iniziato il 31 gennaio scorso, si concluderà a fine giugno 2017.
La novità e l’utilità della realizzazione del corso ci viene ben presentata dalla dott.ssa Marina Scandura, quale responsabile Formazione della Fondazione. “Il territorio siciliano – dichiara – grazie al suo clima, ai paesaggi ed alla storia che lo caratterizzano è particolarmente ricco di tradizioni enogastronomiche che è senz’altro opportuno ed utile al massimo, valorizzare e quindi promuovere. Gli obiettivi della Fondazione sono quelli di fornire ai 13 giovani partecipanti una conoscenza esaustiva del territorio e dei suoi prodotti agroalimentari ed enologici. La figura professionale formata, quindi, sarà in grado di valorizzare e promuovere le produzioni enogastronomiche locali, favorendone la commercializzazione e potenziando il turismo legato al loro consumo”.
L’azione formativa prevede l’alternanza di lezioni in aula, visite didattiche ed un project work finale. Il programma didattico è strutturato in moduli sviluppati da esperti del settore mediante lezioni teorico/pratiche. Aggiungiamo, per inciso, che alcuni degli “esperti del settore” sono docenti dell’Università di Catania.
L’ultimo modulo, di 24 ore, previsto nel corso riguarderà come già accennato, il Project Work che se da un lato rappresenta la fase operativa conclusiva dall’altro consentirà la consuntivazione dell’attività svolta nei vari momenti di apprendimento in aula e la valutazione dei risultati ottenuti. Con quest’ultimo ed utile modulo il corso si propone di fare scaturire dalla mente degli allievi, idee e quindi proposte.
“Seguendo le linee guida indicate nei moduli formativi – conclude la Scandura (nella foto a destra) – gli allievi suddivisi in gruppi, con l’ausilio dei docenti saranno chiamati a costruire dei percorsi enogastronomici, dopo avere individuato alcuni prodotti tipici del nostro territorio jonico-etneo, nonché le relative aziende di produzione e attività di ristorazione che li utilizzano”.
Al termine dell’attività formativa, in data da destinarsi, sarà rilasciato l’attestato di partecipazione al corso da parte di S. E. mons. Antonino Raspanti, presidente della Fondazione Città del Fanciullo Acireale.
Camillo De Martino
Nella foto di copertina gli allievi con al centro il prof. Vincenzo Asero