Riceviamo e pubblichiamo una nota inviataci da alcuni sostenitori del sindaco Nello Lo Turco a commento della recente costituzione del gruppo consiliare “Nuova Naxos”
“Avremmo voluto evitare documenti ed interventi pubblici nel commentare gli ultimi eventi politici che hanno interessato la maggioranza del sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, ma riteniamo opportuno che venga immediatamente ed attentamente valutato il quadro politico che si sta delineando in queste ultime settimane.
Alcuni consiglieri comunali di maggioranza hanno pensato bene, di fronte alla situazione disastrosa in cui versa la nostra città, di costituire un gruppo politico che incomprensibilmente si dichiara “maggioranza nella maggioranza”, ritenendo evidentemente che una “semplice” dichiarazione di questo tipo possa far passare questa “costituzione” come l’accadimento di un “nulla”. Ed invece appare evidente la volontà di assurgere ad un sempre più consistente potere trattante in seno al Consiglio Comunale, con una chiara volontà di controllo e condizionamento.
In merito a questa contrapposizione, i componenti della “Fucina” abbiamo tenuto sempre una posizione equidistante in quanto, fino a ieri, tutti i candidati della lista “Duc in Altum”, eletti e non eletti, erano e sono (almeno sulla carta) espressione di quella maggioranza che ha permesso al sindaco Nello Lo Turco di vincere le elezioni. Ma oggi, con queste “spinte in avanti” corredate di parecchio protagonismo, si impone una riflessione. Il non interferire sino ad ora non lo si deve intendere come una rinuncia al confronto dialettico, ma come un segno di maturità.
L’intervento di qualche consigliere è stato, a nostro avviso, esagerato nei toni e nei contenuti. I separatismi interni fatti passare come “atti indolore” della maggioranza che sostiene l’Amministrazione Lo Turco sono il risultato di una politica autolesionista e volutamente poco incisiva, sistematicamente messa in atto già all’indomani delle elezioni comunali, vinte con tre voti di scarto, ottenendo come risultato un isolamento dal resto della cittadinanza, dai loro problemi e dalle altre componenti di questa compagine, che con i loro voti hanno contribuito in modo determinante a far vincere le elezioni.
Il continuo susseguirsi di comunicati, dove organi della stessa maggioranza si accusano vicendevolmente di “incapacità e dilettantismo”, non può e non deve lasciarci insensibili, ma farci invocare un cambio di rotta tangibile nell’attività amministrativa entro tempi ragionevoli. Questo almeno per restituirci un minimo di dignità nei confronti dei nostri elettori, che ci vedono impotenti ed impossibilitati nell’agire.
Il nostro Osservatorio Politico “La Fucina” si ripromette pertanto nuovi obiettivi e rivalutazioni, in quanto i nostri elettori non devono “vergognarsi” dei voti che ci hanno consegnato: ci si aspetta un’Amministrazione Comunale coesa e senza “teatrini” interni. Ed il sindaco, in quanto massima espressione delle comunità locale, ha il diritto-dovere di confrontarsi con la base e prendere le opportune decisioni.
Sta di fatto che, sulla barca che appare sul nostro simbolo elettorale, siamo saliti tutti, anche se il sindaco ha il timone. Ma senza un vento di novità che gonfi le vele, né remi che la spingano in avanti, la barca rischia di arenarsi per poi adagiarsi sul fondale, in balia delle onde…
Per l’Osservatorio Politico “La Fucina”:
Giovanni Laganà, Salvatore Bonaffini, Lucia Cundari,
Claudio Patinella e Giuseppe Sterrantino
FOTO: i componenti dell’Osservatorio Politico “La Fucina”