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Catania, il 12 marzo al Centro Zo in scena “Malanova”

Catania, il 12 marzo al Centro Zo in scena “Malanova”

“Malanova”. Questo il titolo dello spettacolo che la compagnia Sciara Progetti Teatro proporrà a Catania domenica 12 marzo nei locali di Zo Centro Culture Contemporanee alle ore 21 (Piazzale Asia). L’Ateneo catanese aprirà le porte a Sciara Progetti: in luogo e ora che saranno resi noti successivamente, “Malanova” sarà oggetto di un dibattito con gli studenti dell’Accademia belle arti e della Facoltà di Lettere.

Fondata da Ture Magro, di origine randazzese, e da un gruppo di professionisti che si occupa di Teatro, Psicologia e Cinema, Sciara Progetti Teatro è una realtà nata in terra d’Etna otto anni fa. Da tempo ha sede operativa al Teatro Verdi di Fiorenzuola D’Arda (Piacenza) e di recente ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Teatro d’impegno civile, tematiche sociali, conflitti umani, attualità sono espressi nelle dieci produzioni e trecento repliche sin qui portate in scena anche in Germania e Sud America.

“Malanova”, la cattiva notizia, sbarcherà nella terra da cui prende il termine, non a caso appena dopo l’8 marzo e nel territorio che ha dato origini al fondatore della compagnia.

Salvatore, Anna Maria, Domenico, i cittadini di un piccolo centro della Calabria. Ruota attorno alla loro quotidianità la trama: trae spunto dalla vera storia della giovane Anna Maria Scarfò che ha dato origine all’omonimo libro della giornalista e scrittrice Cristina Zagaria. Salvatore non riesce a esprimere l’amore per Anna Maria e quindi ad evitarle l’ingresso in un tunnel: “è un codardo, uno di quegli uomini mai cresciuti che a causa della propria omertà diventa il vero responsabile della violenza subita dalla protagonista” – ci rivela Magro, autore della drammaturgia insieme a Flavia Gallo e che veste i panni del personaggio centrale dell’opera. “Violenza e coraggio, crudeltà ma anche forza  di alcune donne e di alcuni uomini del sud, della mia terra, piena di contrasti ed estremi che convivono ed in questo spettacolo si ritrovano sullo stesso palco”.

Domenico, un fidanzato lontano dall’immaginario sano e positivo della protagonista, e dietro a cui si celano soprusi e conseguente omertà di chi, nel paese, sa ma non denuncia e, per di più, è additata da tutti come portatrice di sventure. Malanova, appunto. Lei, che poi porterà tutto alla luce: “La forza delle donne del sud è il motore di tutto lo spettacolo – conclude Magro – il loro coraggio, la loro resilienza, quell’energia che riescono a tirare fuori quando decidono che è arrivato il momento di dire basta. Sono esperienze poco conosciute ma forti, di cui mi innamoro viaggiando in lungo e in largo per questo paese, perchè non appartengono solo al sud o alla mia terra d’origine. Storie che meritano di essere raccontate e che rappresentano la molla che mi spinge a fare teatro ed a metterle in scena. Ringrazio il Direttore artistico di Centro Zo Sergio Zinna per l’ospitalità”. Le scene e le luci sono a cura di Lucio Diana, uno dei fondatori del Teatro Settimo di Torino.

Anna Maria Scarfò, il cui calvario personale è iniziato nel 1999 all’età di tredici anni, oggi ha raggiunto i trenta e fa parte di un programma di protezione dello stato. Sciara Progetti, nell’ambito delle numerose tournée internazionali, ha in cantiere di proporre lo spettacolo in lingua spagnola, sulla scia del libro proposto oltre i confini italiani e già presente in Germania, Belgio, Russia, Grecia e Francia. L’organizzazione di Sciara Progetti, oltre ad Emilia Mangano, è curata da Sara Patanè. Cinquecento repliche in cento città. Dal 2015 si occupa di progettazione, cura e realizzazione di Progetti Europei di Erasmus Plus in collaborazione con enti e associazioni di tutta Europa.

Per il teatro ha prodotto e co-prodotto inoltre: Padroni delle nostre vite nel 2012 con cui è stato vincitore nel 2013 del Festival Inventaria, del Premio del Pubblico al Roma Fringe Festival e dell’Apulia Fringe Festival nel 2015, presente al Festival Internazionale Castel dei Mondi nel 2015, finalista al Festival Teatroffina nel 2013 di Settimo Milanese e di Stazioni d’Emergenza nel 2014 a Napoli; Mi costituisco – Io sono Stato del 2010; Chopin e l’ipod nano del 2009, in cui si parla di analisi e critica di un sistema economico e col quale, durante 6 mesi di tournée in Cile, ottiene la chiamata di Amnesty International a favore della campagna “ExigeDignidad”, ricevendo il Patrocinio del Ministero dell’istruzione cileno; Obic Super Spar – Chi c’è nel nostro piatto? del 2009 e Il diario di un Pazzo del 2008.

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