Tramite l’associazione “Libera Voce Naxiota”, i rappresentanti locali della categoria hanno chiesto di poter incontrare il ministro affinché intervenga sulla Regione Siciliana per porre fine alla concorrenza sleale dei bus turistici, che “scorazzano” liberamente nel centro urbano della prima colonia greca di Sicilia togliendo loro potenziali passeggeri
Come avevamo riferito in un nostro recente servizio giornalistico, nei giorni scorsi una delegazione dei tassisti di Giardini Naxos (composta da Massimo Principato, Aurelio Ponturo e dal “decano” Alfio Priolo) si è incontrata con il sindaco della cittadina turistica, Nello Lo Turco, per chiedere il supporto dell’Amministrazione Comunale nel contrasto ai taxi abusivi nonché una riorganizzazione degli stalli per la sosta dei loro veicoli. Il primo cittadino giardinese, dal canto suo, si è dichiarato disponibile a venire incontro alle esigenze dei tassisti, impegnandosi innanzi tutto a chiedere il sostegno delle Forze dell’Ordine (Carabinieri e Polizia) nel contrasto all’abusivismo. Ma in quest’ultimo non rientrano solamente i privati ed i “famigerati” N.C.C. (ossia i titolari di autorizzazioni che, in ogni caso, non consentono di stazionare in luoghi pubblici per tentare di acquisire clienti) in quanto bisogna fare i conti anche con i cosiddetti “bus turistici”, che non si fermano solo alle postazioni prestabilite, ma raccolgono passeggeri ovunque.
I bus turistici in transito da Giardini Naxos originariamente erano quattro ed appartenevano ad una sola società. Ma, da circa due anni, a questi si sono aggiunti quelli di un’altra azienda (che già effettuava il servizio di collegamento interprovinciale), i cui autisti, nonostante le norme lo vietino, entrano tranquillamente nel centro urbano, proprio per tentare di intercettare persone (turisti e non) che hanno necessità di spostarsi. Su tale fronte, però, il sindaco Lo Turco non può avere alcuna voce in capitolo in quanto si è in presenza di autorizzazioni regionali. Da qui la richiesta avanzata dai tassisti giardinesi al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio (nella foto), affinché conceda loro un incontro per discutere e risolvere lo spinoso problema. A farsi portavoce della categoria è stato ancora una volta il fiscalista e tributarista Giuseppe Rodi, presidente dell’associazione “Libera Voce Naxiota”.
«Alla Regione Sicilia – spiega il dottor Rodi – è facile concedere autorizzazioni senza tenere in considerazione gli effetti ed i danni provocati in ambito locale. Eppure vi sono delle sentenze emesse dal Tar (ad esempio in Campania) che stabiliscono il divieto di accesso, nei centri urbani, dei bus interprovinciali e dei bus turistici. Questi ultimi, in particolare, devono attenersi a percorsi ben precisi, cosa che a Giardini Naxos non avviene. Ancora una volta, dunque, a farne le spese sono i tassisti, che possedendo una regolarissima licenza devono pagare le tasse e sottoporre a continue revisioni i loro mezzi. Ci siamo, pertanto, rivolti direttamente al ministro Delrio in quanto lo stesso si è più volte dichiarato sensibile ad un riordino del comparto ed alla conseguente lotta all’abusivismo. La Regione Sicilia, invece, continua a far finta di non vedere. La nostra associazione “Libera Voce Naxiota”, che rappresenta anche i tassisti di Giardini Naxos, sta dunque valutando se non sia il caso, tramite i propri legali, di presentare al riguardo una diffida contro le competenti istituzioni regionali».
Rodolfo Amodeo