Acireale: domani il via al primo passo per la bonifica dall’amianto dell’ex stabilimento Pozzillo -
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Acireale: domani il via al primo passo per la bonifica dall’amianto dell’ex stabilimento Pozzillo

Acireale: domani il via al primo passo per la bonifica dall’amianto dell’ex stabilimento Pozzillo

Acireale si appresta a vivere una giornata storica. Domani, giovedì 2 marzo, la Guardia di Finanza toglierà i sigilli all’ex stabilimento delle Acque Pozzillo.

Alle 9.30 alla presenza del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, inizierà ufficialmente la mappatura dell’area sottoposta a sequestro. Sarà il primo passo per la bonifica dell’area, tra i siti siciliani con le più alte concentrazioni di amianto.

LA STORIA DELLO STABILIMENTO Negli anni ’90 si interrompe la produzione dell’acqua minerale “Pozzillo” e l’enorme stabilimento a ridosso dell’omonima frazione marinara acese chiude i battenti. L’ex stabilimento Acque Pozzillo, acquistato successivamente dalla Sidoti Acque, diventa simbolo di un fallimento e viene abbandonato e dimenticato.

Nel 2010 la comunità pozzillese, il parroco, il consigliere comunale Rito Greco accendono i riflettori su quei capannoni fatiscenti, diventati un pericolo per la salute della popolazione.

Le lastre grigie di eternit che ricoprono una superficie di circa diecimila metri quadrati sono ben visibili. Le strutture in fibra di cemento – amianto sono sfaldate, denunciano, le spore che si sprigionano da esso sono portate dal vento anche ad enormi distanze, la situazione è allarmante.

IL CONTENZIOSO La vicenda giudiziaria inizia nel 2013, quando la Guardia di Finanza dispone il sequestro dell’area a seguito dell’intervento dell’ASP di Palermo.

Le analisi parlano chiaro e certificano la presenza di microparticelle di amianto. Le lastre di copertura dei capannoni sfaldandosi per l’usura del tempo liberano fibre estremamente dannose per la salute dei cittadini.

Il Comune di Acireale emette un’ordinanza che intima alla Sidoti Acque di intervenire immediatamente eliminando il pericolo per la pubblica incolumità, ove la stessa risultasse inadempiente, il Comune sarebbe intervenuto in danno. La Sidoti Acque non interviene, impugna l’ordinanza e si appella al TAR e al CGA. Il giudizio è unanime e a soccombere è la proprietà.

E’ il 2014 , si insedia l’attuale Amministrazione guidata dal sindaco Roberto Barbagallo. L’assessore all’Ambiente ed al Contenzioso, Francesco Fichera, rende noto che il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, con ordinanza n. 394/2014, ha respinto l’appello proposto dalla società proprietaria dello stabilimento sito a Pozzillo, destinataria della nota ordinanza di rimozione e smaltimento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

LA SVOLTA L’Amministrazione del Comune di Acireale da pronta esecuzione all’ordinanza.

La Sidoti Acque non intende osservare la disposizione e viene denunciata per l’ipotesi di reato di inquinamento ambientale. Il Comune di Acireale si costituisce parte civile nel procedimento penale e arriva la conferma del rinvio a giudizio per la Sidoti Acque, società titolare dello stabilimento ex Acque Pozzillo.

L’amministrazione Barbagallo dà concreto avvio alla risoluzione del problema. Conferisce incarico ad un professionista al fine di provvedere alla mappatura complessiva del sito, atto propedeutico alla rimozione dell’amianto e alla bonifica del sito.

 

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