Con un lungo ordine del giorno il presidente del Consiglio, Renato Finocchiaro, non appena aperti i lavori d’Aula della seduta dello scorso 2 marzo, ha espresso il proprio dissenso per la scelta aziendale di chiusura dell’Agenzia del Credito Siciliano di Sant’Alfio.
Tale ordine del giorno, non era previsto nella convocazione del Consiglio ma, stante l’urgenza degli avvenimento, il presidente ha chiesto e fatto votare il proprio inserimento in discussione nella seduta consiliare.
L’atto, sostanzialmente, incaricava il primo cittadino Giuseppe Nicotra a scongiurare con ogni strumento in suo potere, tale chiusura mentre, a sua volta, invitando, nel contempo il presidente del Consiglio Finocchiaro ad inoltrare copia della deliberazione ai vertici del Creval, gruppo di appartenenza dell’istituto bancario santalfiese, al Credito Siciliano di Acireale ed al Prefetto dell’Ufficio Territoriale di Catania, al fine di poter venire incontro a questa grave perdita per l’intera comunità.
“Questa Banca – ha osservato il presidente Finocchiaro – oltre ad avere un’importanza storica per la nostra comunità, con i suoi quasi 60 anni di attività, è certamente per Sant’Alfio uno dei servizi fondamentali che, a partire prossimo 17 marzo, vedrà depauperato ciò a discapito sopratutto dei pensionati, degli imprenditori e delle famiglie che, ormai tra qualche giorno, dovranno recarsi per qualsiasi operazione bancaria, nel Comune di Giarre e considerati gli esigui collegamenti pubblici risulterà un vero dramma. Con tale delibera mi auspico che Sua Eccellenza il Prefetto, l”amministratore delegato o il presidente del Credito, possano riuscire a venir incontro alle esigenze del nostro Comune e dei cittadini Santalfiesi, modificando il piano di razionalizzazione aziendale anche con un’apertura a giorni alterni dello sportello”.