Cominciano a fare capolino le belle giornate e a chi non viene voglia, se ha un po’ di tempo libero, di fare una passeggiata, magari sul lungo mare, andare a prendere un gelato e, perché no, fare due passi in spiaggia…
E’ quello che ha pensato di fare una nostra lettrice che però in spiaggia, nello specifico a Fondachello, ha fatto un’amara scoperta. Penserete: avrà trovato la spiaggia sporca, capirai la novità. Ed effettivamente è così ma in parte. La scoperta, infatti, è ancora peggiore: la signora si è ritrovata sotto i piedi addirittura dei rifiuti speciali di tipo medico: aghi, siringhe, provette e canule per le flebo con sangue. Ed ha documentato tutto.
Ora a chi vorremmo dare la colpa? Agli amministratori che non vigilano, perché no armati, le spiagge? A qualche cane randagio? Oppure a qualche migrante? Diremmo di no. Piuttosto a qualche “maiale” a due zampe che ha pensato bene di liberarsi così di questi rifiuti. E fosse solo un caso sporadico…
In realtà siamo tutti abituati a lamentarci, a confrontare la nostra realtà con le altre presenti in Italia e, perché no, anche in Sicilia, quando l’unico dato vero è che i primi artefici delle porcherie che troviamo sul nostro territorio siamo proprio noi, con la nostra rinomata inciviltà, con il nostro proverbiale menefreghismo…
E così ci ritroviamo con l’estate alle porte, pronti ad affrontare un’altra stagione di polemiche e lamentele, in una zona in cui le nostre caratteristiche dovrebbero far decollare il turismo e l’economia locale e invece subiremo l’impatto negativo dello scorso anno e magari scopriremo che è sempre più difficile risalire la china ed essere meta turistica appetibile.
Con queste nostre “teste” cosa possiamo aspettarci? Speriamo vivamente di essere smentiti, ma in tal senso abbiamo enormi dubbi.
Sposiamo invece l’appello della nostra lettrice. Fermo restando che il “maiale” a due zampe ha già fatto il suo vorremmo sapere se l’amministrazione comunale, o chi di competenza, ha un servizio o si può organizzare per rimuovere questi rifiuti. In tal caso chiediamo di essere contattati anche via mail a info@gazzettinonline.it e saremo ben lieti di accompagnare sul posto chi di competenza. Non vorremmo che rimanessero lì per qualche mese.