Giarre e il suo fermo biologico. La politica si è aggrovigliata sul conto consuntivo tra continui rinvii e nuovi accertamenti.
E mentre il consulente finanziario esterno prosegue l’incarico a costo zero, passando, da 6300 euro al mese alla totale gratuità, non si comprende quali siano le manovre dell’amministrazione D’Anna.
La Corte dei Conti recentemente ha scritto al Comune di Giarre ravvisando una serie di gravi inadempienze riguardo la legittimità e regolarità della gestione contabile, a cominciare dalla verifica dell’adeguatezza funzionale e dell’effettivo funzionamento del sistema dei controlli interni.
Tale questionario, contenente tutte queste informazioni, doveva essere trasmesso entro il termine del 30 aprile 2016 durante la gestione commissariale ma è stato invece inviato dall’amministrazione D’Anna il 30 giugno scorso esclusivamente alla Sezioni delle Autonomie della Corte dei Conti a Roma e non a Palermo.
Dicevamo di fermo biologico a 360 gradi. Silenzio assoluto sul futuro del teatro incompiuto, del centro sociale di via Carducci, del micro asilo di via Russo a Macchia, del Centro diurno di via Berlinguer.
Silenzio assordante soprattutto sul Bilancio 2016 mentre non è dato sapere quale sia, in questo quadro non certo rassicurante, il ruolo del Collegio dei revisori dei conti. Qual è l’attività svolta in questa fase? Ancora silenzio.
In Consiglio comunale, per ora, si parla d’altro, mentre le commissioni effettuano sopralluoghi, il più delle volte inutili. Anacronistici.
La sensazione è che si stia attendendo una comunicazione dalla Corte dei conti, magari quel dissesto che potrebbe rappresentare la migliore giustificazione di un fermo biologico non più tollerabile.
E come cantava Loretta Goggi: “maledetta primavera”! Marzo sembra essere il “mese della maledizione”. Solo un anno fa, di questi tempi, si dimetteva l’ex sindaco Roberto Bonaccorsi.
Mario Previtera