Alla fine, il “Palatracuzzi” di Messina emana un verdetto definitivo: il basket Giarre del presidente Giovanni Spada vola in finale play-off. Il roster del coach D’ Angelo centra l’obiettivo di bissare il successo della gara 1 e di accelerare il passo in direzione dell’ultimo atto del torneo play-off.
La vittoria per 55-66 sull’Amatori Birrificio Messina non è però agevole. Il pressing dei padroni di casa nei primi due quarti, mette alle corde i gialloblù che tuttavia sfoderano la maturità propria delle compagini consapevoli della loro forza.
Dopo un primo tempino conclusosi sul 18-15 in favore dei padroni di casa ed un secondo quarto grazie al quale i peloritani approdano all’intervallo con un 33-30 che li premia, nel terzo il quintetto gialloblù alza i giri del motore ponendo in essere un break che gli consente di prendere il sopravvento. Il terzo tempino si conclude infatti sul 44-54 in favore della squadra di D’Angelo, che, nell’ultimo quarto, amministra il vantaggio tenendo sempre la testa avanti nel punteggio. I
Il 55-66 finale, racconta di una gara nella quale i sigilli di Ciaurella, Arcidiacono, Marzo e Caminiti, assumono un peso specifico non irrilevante. Sono 25 i punti collezionati dal lungo Arcidiacono, autore di una tripla, mentre invece sono 13 i punti raggranellati da Marzo. Infine, 14 sono i punti totalizzati da Caminiti, devastante con le sue triple.
Malgrado l’assenza del play Alfredo Leonardi, D’Urso e Marzo, alternatisi nel predetto ruolo, sono l’emblema di un Giarre che non si sfarina viaggiando su standard prestazionali i quali comprovano la forza della squadra.
Archiviata la pratica Birrificio Messina, i pensieri dei cestisti di D’Angelo corrono già verso il prossimo avversario, balzato agli onori della cronaca per la scorza dura che lo connota: ovvero la Cestistica Torrenovese Aquila Nebrodi (Confezioni Corpina Torrenova), vincitrice di entrambe le gare contro il Grottacalda.
La prima “manche” della finale per il salto in serie C, avrà luogo al “PalaCannavò” di Giarre domenica 26 marzo. Per il quintetto di D’Angelo, la marcia di avvicinamento alla serie C non conosce pause, sostanziandosi in una galoppata al momento inarrestabile.
Umberto Trovato