In una interrogazione presentata ieri all’Ars dal deputato Alfio Barbagallo e che trae origine da un sopralluogo nella struttura sanitaria giarrese il 15 marzo scorso, si ribadisce la necessità di rivitalizzare il Centro di Salute Mentale di viale don Luigi Sturzo Giarre, il cui progressivo impoverimento del personale ha determinato delle inevitabili ricadute sulle funzionalità territoriali dell’intero Distretto che espletava terapie domiciliari e attività di Centro Diurno sia presso l’ambulatorio centrale che in altri due ambulatori periferici di Fiumefreddo e Linguaglossa.
“La presenza nel territorio e la presa in carico dei pazienti del CSM – scrive Barbagallo nell’interrogazione – riusciva ad evitare ai pazienti ricoveri in strutture riabilitative e assistenziali, con notevole risparmio sia per l’Azienda Sanitaria che per i Comuni che devono intervenire nella spesa di ricovero, senza tralasciare lo stress evitato agli stessi pazienti e alle loro famiglie per l’allontanamento dal proprio domicilio. Non solo. L’attività sanitaria, con apertura dell’ambulatorio dalle 8 alle 20 era garantita da quattro medici, sei infermieri, una psicologa, un assistente sociale ed un tecnico della riabilitazione.
Era altresì assicurata all’utenza la presa in carico del paziente grave, il quale veniva seguito tramite attività ambulatoriali e domiciliari così da non interrompere la terapia farmacologica e riabilitativa che veniva svolta anche in collaborazione con Istituti superiori organizzando uscite collettive e momenti di convivialità sociale.
Nel 2012 una unità medica è stata trasferita in altra ASP, e, nell’anno in corso, un medico ed un infermiere sono andati in quiescenza, con il risultato che, un solo medico, garantisce un servizio che richiede, di contro, una maggiore presenza di personale medico e paramedico. Ad oggi, in ragione di un evidente smembramento del personale, l’apertura dell’ambulatorio di Giarre viene assicurata solo due giorni alla settimana ed il trasferimento del personale infermieristico all’ambulatorio di Acireale senza alcuna evidente necessità. Nell’interrogazione all’Ars il deputato Barbagallo chiede al presidente della Regione Crocetta e all’assessore regionale alla Sanità, Gucciardi, “quali siano i motivi di disattesa dell’integrazione di nuovo personale medico da assegnare all’Ambulatorio di Giarre, così come d’altronde promesso varie volte dal Direttore Sanitario dott. Franco Luca, al fine di continuare a garantire un servizio di vitale importanza alla cittadinanza. Ciò anche in considerazione dell’obbligo di apertura del Centro di Salute Mentale garantito sei giorni alla settimana e per dodici ore al giorno con reperibilità nei giorni festivi e la domenica, tenuto conto, peraltro, della chiusura del Pronto Soccorso del nosocomio giarrese che ha danneggiato l’utenza debole in fase di TSO.