E adesso indietro tutta. Il sindaco Angelo D’Anna e con lui la segretaria Rossana Manno non potranno che prenderne atto.
Non sussistono cause che giustifichino, presso l’Amministrazione comunale di Giarre, l’inconferibilità dell’incarico dirigenziale o la rotazione, nei confronti dell’arch. Nuccio Russo. Lo scrive in un parere dettagliato e circostanziato Raffaele Cantone, ovvero l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che ribalta la decisione assunta, nel gennaio scorso, dall’amministrazione comunale di estromettere Russo, già ai vertici dell’Area Tecnica, dalla rotazione dei dirigenti in capo alle quattro Aree funzionali dell’Ente comunale, nel quadro dell’applicazione del principio di rotazione dei dirigenti, previsto dal Piano Triennale per la prevenzione delle Corruzione e dell’Illegalità.
Nel parere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione trasmesso al sindaco D’Anna e richiesto dallo stesso professionista di Trecastagni, si rimarca preliminarmente che l’arch. Nuccio Russo con sentenza del Tribunale di Catania è stato assolto dall’accusa di peculato (la vicenda è quella relativa all’utilizzo improprio del cellulare di servizio) e che, nonostante il dispositivo del Tribunale, egli non ha più ricoperto alcun incarico dirigenziale presso il Comune di Giarre, essendo la responsabilità della dirigenza dell’Area Tecnica affidata ad altro dirigente tecnico. Quindi il passaggio centrale del parere di cantone che non lascia dubbi.
“Per quanto compete a questa Autorità, tenuto conto della sopraggiunta sentenza di assoluzione a favore di Russo, non si ritengono applicabili al caso di specie le misure previste dall’art. 3 del D.LGS. n. 39/2013. Relativamente alla contestazione del reato di abuso d’ufficio (in altro ente) la valutazione relativa all’applicazione della misura di rotazione, può essere effettuata unicamente dall’ente nel quale si è verificato il fatto, che nel caso di specie, non coincide con il Comune di Giarre. Pertanto non si rilevano, relativamente al conferimento di incarichi dirigenziali, situazioni di inconferibilità”.
Dunque sindaco e segretaria non potranno che prenderne atto e muoversi di conseguenza. E non sarà facile, visto che alla guida dell’Area Tecnica ormai da lungo tempo c’è chi – come l’ing. Pina Leonardi – ha monopolizzato lavori pubblici e urbanistica, con il pieno placet del sindaco, avviando proprio con Russo una battaglia legale con quintali di carta bollata.
Compreso l’esposto alla Procura di Catania su presunte irregolarità sull’appalto del micro asilo di Macchia generando una indagine, ancora in corso, della Guardia di finanza. Di certo sarà una Primavera infuocata con rondini armate fino a denti.
Mario Previtera