Controlli a sorpresa, questa mattina lungo, le principali arterie comunali e in particolare nella frazione marinara di Fondachello da parte del sindaco di Mascali Luigi Messina, dell’ufficio tecnico comunale e della Polizia Municipale per la prima giornata di avvio della raccolta differenziata “porta a porta” nel territorio mascalese.
Cumuli di rifiuti indifferenziati sono stati abbandonati nel corso del fine settimana dai cittadini nelle postazioni dove in precedenza si trovavano i cassonetti e che già sabato erano stati rimossi dagli operatori ecologici.
“Grazie alla collaborazione della Polizia Municipale e degli operatori ecologici – ha dichiarato Messina – abbiamo verificato sul posto tutti i rifiuti che sono stati depositati dagli utenti nel mancato rispetto dell’ordinanza. Abbiamo proceduto all’apertura dei sacchetti di rifiuti individuando i trasgressori a cui saranno comminate le relative sanzioni pecuniarie. Essenziale resta la cooperazione da parte di tutta la cittadinanza per fare in modo che i rifiuti vengano conferiti secondo l’ecocalendario, nel rispetto degli orari e della tipologia di rifiuto per ottenere come conseguenza diretta la diminuzione dei trasporti su gomma, la riduzione del quantitativo di rifiuti da conferire in discarica e quindi la riduzione della tariffa dei rifiuti solidi urbani a carico dei cittadini. L’Amministrazione è cosciente che ancora il servizio è da migliorare e per questo chiede la massima collaborazione di tutti i cittadini”.
Per molti utenti poi sono necessarie multe salate e un adeguato sistema di videosorveglianza che colga sul fatto i furbetti che differenziano in modo scorretto e che abbandonano lungo le vie e in spazi pubblici i rifiuti indifferenziati.
Il mancato rispetto dell’ecocalendario comporterà l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie comprese tra euro 25,00 a euro 500,00.
Sarà invece dalle euro 300,00 a euro 3.000,00 la multa per chi abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee; se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio.
Qualora la violazione del divieto fosse ascrivibile a titolari di imprese, a lavoratori autonomi o a responsabili di Enti, è previsto l’arresto da tre mesi ad un anno o con l’ammenda da euro 2.600,00 a euro 26.000,00 se si tratta di rifiuti non pericolosi; arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da euro 2.600,00 a euro 26.000,00 se si tratta di rifiuti pericolosi.