Alfio Cantarella, insegnante e professionista della ristorazione, è stato nominato segretario organizzativo provinciale della Democrazia Cristiana, che dopo una stasi di oltre vent’anni tenta di riconquistare la scena politica. Uno dei primi banchi di prova sarà l’imminente consultazione amministrativa del Comune etneo
Il “glorioso” partito della Democrazia Cristiana tenta di rinascere, ed in provincia di Catania ha affidato le proprie sorti anche al castiglionese Alfio Cantarella (nella foto), cui è stato conferito il ruolo di segretario organizzativo provinciale.
Di Cantarella, originario di San Giovanni Montebello (frazione di Giarre) ma ormai da parecchi anni felicemente sposato e residente a Castiglione di Sicilia, ci siamo spesso occupati nelle nostre cronache per il suo proficuo impegno di docente presso l’Istituto Professionale Alberghiero “E. Medi” di Randazzo (dove ha aiutato tanti giovani allievi ad affermarsi in importanti concorsi enogastronomici) nonché per il suo ruolo di dirigente delle organizzazioni nazionali dei professionisti della ristorazione “Amira” e “RistoWorld”. Negli ultimi mesi però, alla luce dei significativi successi professionali da lui conseguiti, la cosiddetta “politica” gli ha fatto la… corte nell’intento di accaparrarsi una personalità dotata di capacità organizzative e carisma, ed in grado, come tale, di generare consensi e produrre risultati.
«Nella mia vita – dichiara Alfio Cantarella – ho fatto di tutto. Oggi sono un insegnante, ma ho alle spalle, a partire dal lontano 1984, esperienze lavorative (tra la Sicilia ed il Nord Italia) come operatore ecologico, agente stradale, cuoco, pasticciere e pizzaiolo. Adesso è inaspettatamente sopraggiunto questo mio impegno in politica, un ambito per me nuovo, ma che sono particolarmente curioso di conoscere e frequentare perché, in fondo, è dalla politica che derivano le leggi e le disposizioni varie che dovrebbero consentire ad un essere umano di vivere meglio. Per quanto riguarda il mio incarico di segretario organizzativo della Democrazia Cristiana per la provincia di Catania, posso solo dire che sono animato da entusiasmo e tanto ottimismo, anche se le difficoltà riscontrate sono tante. Il punto di forza è il bel ricordo lasciato nei nostri territori dalla Dc, specie tra i vecchi militanti. Oggi credo che ci vorrebbe un maggiore sforzo di comunicazione per far capire all’opinione pubblica che il partito della Democrazia Cristiana, da tanti dato per “estinto”, esiste ancora e che è disposto a scommettersi in prima linea per tentare di risolvere i problemi della gente».
Inevitabile il coinvolgimento di Alfio Cantarella nelle elezioni amministrative del suo Comune, ossia Castiglione di Sicilia, in programma tra un paio di mesi. Qualche sera fa, infatti, il neo segretario provinciale organizzativo della Dc è intervenuto ad un incontro politico in vista dell’imminente consultazione elettorale castiglionese.
«Qualora non lo si fosse ancora capito – sottolinea al riguardo Cantarella – dico subito che sono a favore di una continuità rispetto all’Amministrazione Comunale uscente del sindaco Salvatore Barbagallo. Alla recente riunione ho visto, in particolare, consiglieri “di lungo corso” che infierivano contro l’attuale primo cittadino, peraltro assente, con riferimento soprattutto alle interruzioni dell’erogazione idrica. Ma mi chiedo: dove sono stati questi consiglieri negli ultimi tempi, vista la loro lunga presenza nella vita amministrativa comunale?!… A mio modesto parere, in questi sicuramente lodevoli “laboratori” e “tavoli tematici” in preparazione delle elezioni amministrative castiglionesi, bisogna confrontarsi in modo equo e con onestà intellettuale, facendo il “mea culpa” per le proprie eventuali responsabilità. Per quanto mi riguarda, vorrei solo poter dare un contributo alla mia comunità, mettendo a disposizione di quest’ultima le mie competenze e rimanendo comunque l’uomo pratico ed operativo che sono sempre stato».
Tornando al “potente” partito della Democrazia Cristiana, impietosamente falcidiato agli inizi degli Anni Novanta dai magistrati della cosiddetta “Tangentopoli”, esso aveva una sua “roccaforte” proprio a Castiglione di Sicilia grazie a personalità politiche locali quali il compianto sindaco Enzo Grasso e l’avvocato Rosario Bisicchia. Riuscirà la “Balena Bianca” a tornare in auge, almeno nel Comune etneo, attraverso l’impegno del neo segretario organizzativo provinciale Alfio Cantarella? Per avere una risposta al riguardo non resta che attendere l’esito del test elettorale amministrativo di fine primavera.
Rodolfo Amodeo