Tre giovani senza scrupoli tentano estorsione ad un amico. Un arresto

I Carabinieri della Stazione di Pedara la notte del 20 marzo scorso hanno proceduto all’arresto in flagranza del 31enne Flavio Ricardo Rapisarda del posto, al fermo di indiziato di delitto di un 29enne del posto, nonché alla denuncia di un 16enne di Trecastagni, tutti ritenuti responsabili del concorso in estorsione.

Il 19 marzo scorso, un 20enne di Pedara si presentava ai Carabinieri della locale Stazione. Il giovane, particolarmente scosso, raccontava che da alcuni giorni era vittima di atti intimidatori da parte di tre giovani del luogo che pretendevano denaro.

Tutto ha avuto inizio quando il poveretto, su invito del 29enne, che riferiva di essere rimasto in panne con l’auto, acquistava una tanica di benzina del valore di 5 euro. Il richiedente, dopo aver versato la benzina nel serbatoio dell’auto, riaccendendo il motore simulava un guasto ed accusava il 20enne di avergli fornito del carburante contenente delle tracce d’acqua. Tale danno, secondo il reo,  sarebbe ammontato ad almeno 120 euro. A nulla sono valse le rimostranze della vittima che aveva solo acquistato la benzina a titolo di cortesia per l’amico in difficoltà, “devi pagare il danno e basta!”.

Queste le prime parole minacciose espresse dal 29enne seguite da giorni di inferno dove, con l’aiuto del Rapisarda (nella foto a destra) e del minorenne, iniziava a vessare la vittima creando un vero e proprio stato di terrore tale da far mutare le proprie abitudini di vita.

Il terzetto concedeva la possibilità di elargire la somma in tre tranche di cui la prima di 50 euro. A questo punto entravano in gioco i Carabinieri che, di concerto con il magistrato di turno, invitavano il giovane a presentarsi all’appuntamento – stabilito dal minorenne tramite sms – con il Rapisarda, che veniva ammanettato nel preciso istante in cui prendeva dalle mani della vittima la banconota da 50 euro.

Condotto in caserma e posto di fronte alle proprie responsabilità spontaneamente confessava quanto commesso, indicando il ruolo rivestito da ognuno dei correi nel fatto reato.  A quel punto i militari procedevano al fermo del 29enne, nonché alla denuncia del minorenne.

Il Rapisarda, in attesa dell’udienza di convalida, è stato relegato agli arresti domiciliari mentre il 29enne, su disposizione dell’A.G., è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.