Il Ministero dell’Interno “cerca”, per il Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco, un addetto stampa… a titolo gratuito. “Procedura comparativa – si legge nel bando ministeriale – per il conferimento a titolo gratuito di incarico di prestazione di lavoro autonomo occasionale per lo svolgimento delle attività di comunicazione per il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – scadenza termine 5 aprile 2017 ore 12.00″.
Inoltre, la giornalista o il giornalista che vuole partecipare deve essere capace di “fornire un supporto tecnico di alto contenuto specialistico nelle attività e nei processi finalizzati alla comunicazione e all’informazione pubblica istituzionale”.
Tutto a “titolo gratuito”, ovviamente, e il potenziale addetto stampa deve essere “un giornalista iscritto all’elenco dei giornalisti professionisti con pluriennale e consolidata competenza nell’ambito delle pubbliche istituzioni per lo svolgimento, in accordo con l’Ufficio Stampa del Ministro, della complessa attività di comunicazione presso questo Dipartimento”. (Sic!)
Giornalista “a gratis” che deve anche essere capace dell’“individuazione ed adozione delle forme innovative di comunicazione che aumentino l’efficacia e la trasparenza nei confronti dell’utenza, sia attraverso le pagine web, sia attraverso la realizzazione di prodotti video-documentali”.
A titolo gratuito, insomma, questo e altro!
Del resto i fatti dimostrano qual è il trattamento riservato dal Ministero dell’Interno alle lavoratrici e ai lavoratori del Comparto dei Vigili del fuoco: senza contratto da 7 anni, senza copertura Inail, con mezzi e automezzi obsoleti, con un precariato secondo solo a quello della massacrata scuola pubblica statale.
Cosa aspettarsi da chi consegna medaglie e diplomi di merito agli eroici pompieri e poi chiede agli stessi eroici pompieri il pagamento alla consegna?
A questo punto appare vergognoso non è solo il bando del Ministero dell’Interno, che cerca una giornalista o un giornalista, che dovrebbe lavorare senza essere pagato. Vergognosi sarebbero anche coloro che partecipano a tale bando.
Gratis non è lavoro. Gratis, se non è volontariato, e non è questo il caso, è sfruttamento, e in questo caso, lo sfruttatore sembra proprio essere lo Stato…
Orazio Vasta