La panchina rossa, voluta dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Rosa Maria Vecchio, verniciata di colore rosso, nei giorni scorsi, grazie ad un attività di volontariato con i marines di Sigonella, come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità, stamani è stata dedicata alle vittime del femminicidio, con una sobria ed intima cerimonia, con in testa il sindaco gli assessori Francesca Cacciola, Franco Malfitana e Saro Grasso.
La panchina, in bella vista ubicata in una location significativa, come la centrale villa Giardino, sotto gli occhi di residenti e passanti, è rossa, colore che ormai si riferisce pienamente ad ogni campagna di sensibilizzazione contro i femminicidi e in favore delle pari opportunità.
“Oltre a rappresentare un “monumento” civile di significato immediato – ha commentato il sindaco – la panchina rossa ha anche il valore aggiunto di coinvolgere, spesso, anche i più giovani: proprio a loro è stato chiesto di verniciarla, un modo semplice di fare comunità intorno ad una tematica, quella del femminicidio, sempre più, purtroppo, in continua ascesa”.
Lo scenario è drammatico: dal 2006 al 2016 le donne uccise in Italia sono state 1.740 e di queste 1.251 (il 71,9%) in famiglia, 846 (il 67,6%) all’interno della coppia, 224 (il 26,5%) per mano di un ex compagno, fidanzato o marito.
Solamente nel 2016 sono state 120 le donne morte strangolate, accoltellate, bruciate. Nonostante il dati dell’Istat registrino un leggero calo del 3,3 per cento dei femminicidi, in Italia, il numero dei delitti nei confronti delle donne rimane sempre elevatissimo.
La panchina rossa a Linguaglossa rappresenta il chiaro “no” ed il deciso “basta” dell’intera comunità, alla violenza di genere e alla violenza sulle donne.