Nel territorio della Regione Siciliana si contano un Parco nazionale (Pantelleria), 5 Parchi regionali, 6 Aree marine protette, 76 Riserve regionali e 4 altre Aree protette.
E l’acese Salvatore Barbagallo, classe 1958, architetto pianificatore, dottore di ricerca in architettura all’Università Mediterranea di Reggio Calabria si è interessato allo studio di questo bel patrimonio regionale per arrivare, poi, alla scoperta e valorizzazione del territorio della sua città, in particolare di quell’area protetta denominata Riserva Naturale Orientata “La Timpa di Acireale”.
La problematica della valorizzazione di questo territorio acese è stata posta dall’architetto Barbagallo come “orizzonte di riferimento” per qualsiasi attività di pianificazione, al contrario della maggior parte degli attuali strumenti, frutto di una concezione urbanistica nella quale il Piano serve solamente a legittimare le capacità insediative.
“E’ il territorio che si deve adattare al Piano e non viceversa!”. Riflessioni e accurate ricerche sulla Timpa sono state, quindi, messe insieme nel suo primo lavoro dal titolo “La valorizzazione della Timpa di Acireale nel contesto territoriale”, Bonanno editore.
L’evento della presentazione è avvenuta presso l’Istituto Istruzione Superiore “F. Brunelleschi” di Acireale a cura di due associazioni: l’associazione ingegneri architetti acesi presieduta dall’ing. Mariagrazia Leonardi e l’associazione culturale “F. Brunelleschi” presieduta dal dott. Carmelo Strano.
Evento aperto dai saluti del d. s. dell’istituto ospitante, prof.ssa Maria Elena Grassi, del dott. Strano e ing. Leonardi, nelle rispettive qualità, dell’avv. Francesco Fichera ass.re comunale all’Urbanistica, del dott. Luigi Piccinini quale responsabile della R.N.O. La Timpa.
Che nel volume oltre alla descrizione e alle potenzialità della R.N.O. La Timpa di Acireale, c’è la novità assoluta scaturente dal suggerimento di progetti di pianificazione urbanistica concreti attuabili attraverso l’adesione alla C.E.T.S. (carta europea del turismo sostenibile) nelle aree protette, adesione in atto mancante. Cioè occorre mettere in rete tutte le peculiarità esistenti all’interno dell’area, attraverso la formazione di un piano di azione che coinvolga tutti gli attori (stakeholder) presenti sul detto territorio in modo da rendere “viva” la Timpa e non solamente soggetta a vincoli, per rilanciare l’economia della Città di Acireale.
Tra i “stakeholder” ci dovrebbero stare gli albergatori, i commercianti, i tour operator, autorità di conservazione della Natura, rappresentanti delle forniture e alloggi, autorità pubbliche e private.
Infine ha elencato alcuni dei principi fondamentali della Carta: “predisporre e rendere effettiva una strategia per il turismo sostenibile ed un Piano d’azione per l’area protetta; comunicare efficacemente ai visitatori le caratteristiche uniche dell’area”. Aggiungiamo con piacere che il volume di Barbagallo è già catalogato alla Library of Congress di Washington e alla Harvard University di Cambridge.
Camillo De Martino
Nella foto di copertina da sinistra: C. Strano, S. Barbagallo, D. Passarelli, E. Grassi, F. Caffo, L. Piccinini, M. Leonardi.