Lo scorso martedì, attorno alle 13, agenti del Commissariato di P.S. di Acireale hanno arrestato, per il reato di lesioni aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale, il tunisino Mim Kafol, 36 anni (nella foto) senza fissa dimora, straniero illegale nel territorio italiano e destinatario di più provvedimenti di espulsione. Della vicenda, Gazzettinonline aveva dato notizia sulla scorta di alcune segnalazioni (clicca e leggi Giarre, aggredisce Carabinieri e Poliziotti: fermato un uomo).
Gli agenti, che erano in abiti civili, lo hanno immediatamente raggiunto con l’autovettura di servizio in sirena e con la paletta segnaletica bene in evidenza. L’uomo inizialmente è rimasto seduto, ma nel momento in cui il capo equipaggio, ancor prima di scendere dall’auto, ha mostrato il tesserino di riconoscimento, si è alzato e, impedendogli di aprire lo sportello, lo ha colpito con un violento pugno al volto.
A quel punto, è intervenuto l’autista della pattuglia il quale, nonostante l’ausilio dei componenti di una Volante che nel frattempo si è unita gli agenti, è stato anche lui percosso dall’uomo che, sferrando calci e pugni, lo ha colpito ripetutamente e ferocemente in tutto il corpo.
In ausilio è giunto anche personale della Stazione dei Carabinieri; per qualche minuto l’uomo è sembrato essersi calmato ma, poco dopo, senza motivo, andava nuovamente in escandescenze scagliandosi violentemente contro gli operatori che, con notevole sforzo e dopo aver ricevuto numerosi calci e pugni dal soggetto, sono riusciti, infine, ad ammanettarlo.
L’uomo è stato accompagnato al Commissariato di Acireale, mentre due agenti si sono dovuti recare presso l’Ospedale di Acireale dove sono stati medicati e refertati con prognosi di guarigione fino a 15 giorni.
Gli accertamenti effettuati sul soggetto hanno permesso di identificarlo e accertarne l’illegale presenza sul suolo italiano.
Dell’arresto è stato informato il P.M. di turno presso che ha disposto il trasferimento del KAFOL presso le Camere di Sicurezza della Questura di Catania, fino all’udienza per direttissima.