«Il valore del sapere ha riscontro universale ed è indissolubile, è educazione permanente, nutrimento essenziale per combattere il vuoto che disorienta, distrae, incatena alla passività e alla dipendenza. La vera missione della Politica della Bellezza è quella di far comprendere alle nuove generazioni che l’unico mezzo per vivere in libertà e democrazia è la Conoscenza».
Inizia così il manifesto etico del mecenate Antonio Presti che – a conclusione del G37, Summit Mondiale della Poesia – ha racchiuso i valori dell’iniziativa in un documento condiviso da personalità del panorama culturale nazionale e internazionale. Un evento sostenuto dall’assessorato regionale ai Beni Culturali e dal Consorzio “Valle della Halaesa” Tusa-Fiumara D’Arte – che ha visto la partecipazione di migliaia di studenti dell’Istituto d’Arte Guttuso, del Liceo Classico Amari, dell’Istituto Agrario Mazzei-Sabin di Giarre, dell’Istituto Steve Jobs di Caltagirone, del Liceo Scientifico e Linguistico Amari di Linguaglossa e del Liceo di Scienze Umane Amari di Riposto.
«La consapevolezza della Conoscenza è una risorsa che una volta generata nella mente e nel cuore non incontra ostacoli, anzi, li rimuove, allarga gli orizzonti del pensiero umano, riconosce la Bellezza e la Verità». Un messaggio da consegnare alle nuove generazioni, quale supporto teorico, morale e ontologico per una società contemporanea che continua ad essere afflitta da logiche utilitaristiche.
Un documento sottoscritto dai poeti presenti durante i reading e anche dagli intellettuali Umberto Broccoli, Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppe Conte, Gianni D’Elia, Dacia Maraini, Arrigo Petacco,Gaetano Savatteri e Vittorio Sgarbi, che hanno confermato quel pensiero che rilancia «un sapere che polverizza la mediocrità, male della nostra società contemporanea e condizione dell’anima che indebolisce i popoli».
Un asse di contemporaneità, quella che miro a creare per il futuro – conclude Presti – che iniziando da Tusa-Fiumara d’Arte, dove la costruzione del mio manifesto etico e civile ha preso vita, approda a Librino, passando per l’Etna e giungendo fino alle Rocce di Taormina, per attivare una dinamica di pensiero che si nutre di Bellezza universale, oltre ogni logica di potere economico e finanziario. E se il Summit dei Grandi G7 ha prodotto pochi e incerti risultati il Summit G37 dei Poeti è stato fecondissimo: chi semina poesia raccoglie sempre umanità, gioia, conoscenza. Bisogna ricordarlo a quei Grandi. Forse loro, ancora non lo sanno»