Maxi confisca per 28,5 milioni di euro all’imprenditore Salvatore Santalucia. E’ ritenuto contiguo ai Santapaola VIDEO

Personale della Dia di Messina, insieme al centro operativo di Catania, sta eseguendo un decreto di confisca dei beni di 28 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Messina all’imprenditore Salvatore Santalucia (nella foto a destra), di Roccella Valdemone (Me) a conclusione del procedimento avviato con la proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale a firma del direttore della Dia Nunzio Antonio Ferla.

Apposti sigilli a aziende, terreni, fabbricati, veicoli e rapporti finanziari di Santalucia imprenditore del settore del movimento terra, della produzione del calcestruzzo e del comparto agricolo, ritenuto contiguo alle consorterie criminali mafiose operanti nelle provincie di Messina e Catania, in particolare al clan di Barcellona Pozzo di Gotto e al clan “Santapaola” di Catania.

Il complesso di beni, nello specifico, ha interessato: 4 aziende, operanti nel settore dell’agricoltura, dell’allevamento, del movimento terra, della produzione di calcestruzzo e delle costruzioni edili; 326 terreni, ubicati nei comuni di Roccella Valdemone (Me), Gaggi (Me) e Castiglione di Sicilia (Ct), per l’estensione complessiva di circa 220 ettari; 23 fabbricati; 26 veicoli e vari rapporti finanziari del valore complessivo pari a 28,5 milioni di euro.