Ci sono perle che sono rimaste nascoste all’ombra dei vari regimi per molto, troppo tempo: la città di Leopoli (Lviv, in ucraino) è una di queste. Un nome che dice poco alla maggior parte di noi quando, dando un’occhiata alla cartina dell’Ucraina per scovare qualche altra meta da visitare oltre Kiev, leggiamo il nome di questa città, nome che sembra evocare vicende appartenenti all’epoca della Grecia antica. Di storia Leopoli ne ha vissuta tanta, e la sua memoria storica rimane evidente dovunque: nella struttura della città, nell’architettura dei palazzi, nelle Chiese, nella sua popolazione.
Questo è quello che si apre davanti ai nostri occhi non appena approdiamo in questo luogo ancora poco conosciuto. Ma raggiungerlo è semplice, e anche economico: i voli per Lviv da Bergamo sono frequenti, offerti da diverse compagnie e permettono in poco più di 4 ore di entrare in questo “piccolo mondo antico” (Leopoli conta all’incirca 800.000 abitanti in realtà!). L’aeroporto dista all’incirca 6 chilometri dal centro ed è raggiungibile sia con i mezzi pubblici che in taxi; muoversi poi nella città è semplice e comodo grazie alle linee di tram che coprono abbondantemente ogni zona.
Che aria si respira a Lviv, dopo tutte le sue travagliate vicende storiche? L’atmosfera è rilassata, calma, come se una volta scesi dall’aereo si entrasse in un’altra epoca storica. I caffè e i bar che riempiono le strade, l’elevato livello delle attività culturali, le tradizioni che vivono forti nella sua popolazione danno a questa città le sembianze di una Vienna di fine ‘800, quella descritta da Zweig nelle sue opere.