La problematica del mancato pagamento degli stipendi ai netturbini sembra non trovare una soluzione definitiva nella città etnea. Nonostante le rassicurazioni fatte in prefettura ai rappresentanti dei lavoratori nelle settimane scorse, questi ancora non hanno ricevuto gli emolumenti di marzo, aprile e maggio.
Pertanto da oggi, martedì 27, incroceranno le braccia e nei giorni a seguire si riuniranno in assemblea. Per questo motivo la raccolta dei rifiuti non sarà garantita. Ciò causerà, certamente, l’ennesimo accumulo di spazzatura per le strade della città medievale.
Il ritardato pagamento degli emolumenti ai netturbini di Randazzo è ormai cronico. I lavoratori, con le rispettive famiglie, arrancano sfiniti per la discontinuità e il ritardo con cui sono corrisposti i pagamenti delle mensilità, ma a protestare sono pure gli utenti che, a fronte del pagamento puntuale di una bolletta salata e della paziente differenziazione dei rifiuti, gradirebbero un servizio continuo e puntuale.
Tutto questo accade mentre è attesa la gara per l’appalto del servizio di raccolta integrata dei rifiuti, ancora affidato in regime di proroga (da ottobre 2013) e l’Ente non riesce a migliorare la sua capacità di riscossione dei tributi locali. Si consideri che la Tari 2016 (tassa rifiuti) è stata riscossa solamente per circa il 50%.
Gaetano Scarpignato