Randazzo, sciopero ad oltranza dei netturbini

Sciopero selvaggio a oltranza da ieri 5 luglio fino al pagamento delle spettanze concordate. Purtroppo, la storia è incessantemente la stessa e sembra non avere mai fine. I netturbini protestano per la mancata corresponsione delle mensilità arretrate e i cittadini-contribuenti invece, sono, imbufaliti per i vari tipi di rifiuti che non vengono ritirati e che giorno dopo giorno si cumulano sia nelle abitazioni sia nelle strade.

Stavolta l’amministrazione comunale pare che abbia corrisposto all’impresa le due mensilità concordate in prefettura, a Catania, in sede negoziale tra sindacato-impresa-comune al fine di evitare lo sciopero.

L’impresa, invece, secondo quanto riferito dagli stessi lavoratori ha versato ai netturbini, con valuta giovedì 7 luglio, soltanto una parte delle due mensilità previste, sulle quattro ancora a credito.

I buoni propositi dei mesi scorsi, iniziati con il nuovo servizio di raccolta porta a porta, sono rinviati a data da destinarsi perché nel frattempo è sorto un altro paradosso, tutto siciliano. La questione riguarda l’umido.

In Sicilia vi sono pochi impianti di compostaggio e per giunta tutti congestionati, probabilmente fino ai primi del 2018. Pertanto l’organico, pazientemente riciclato dalle famiglie, in attesa che aprano nuovi impianti di compostaggio, sarà conferito nuovamente in discarica con aggravio di spese e disaffezione per il tema ambientale da parte della popolazione.

Gaetano Scarpignato