Il programma 2017 di ”Acireale Estate” con inizio già avvenuto il primo luglio scorso e termine programmato per il 12 settembre prossimo, prevede da quest’anno anche l’evento del I Festival “Opera dei Pupi”.
Una bella novità culturale scaturita dal fatto che la Città di Acireale ha ancora attivo un Teatro per l’opra dei pupi in via Alessi (teatro stabile), un museo dei Pupi della tradizione acese e che molti degli “ex“ allievi del maestro puparo Emanuele Macrì, deceduto il primo febbraio 1974, portano avanti questa attività iniziata ad Acireale nel lontano 1887 in via Tono, dal puparo acese don Mariano Pennisi.
Dalla storia acese si è sempre appreso che il crescente interesse per l’opra dei pupi (arte del combattimento e impostazione scenica) spinse don Mariano Pennisi a lasciare l’angusto locale di via Tono per uno molto più ampio sito in via Alessi. Nel 1934 don Mariano passò il testimone al figlio adottivo Emanuele Macrì il quale, all’apice della carriera artistica, esportò gli spettacoli fuori i confini d’Italia.
“Da queste premesse – dichiara l’assessore ai Beni culturali Antonio Coniglio (foto a destra) – l’amministrazione comunale acese retta da Roberto Barbagallo ha pensato bene di valorizzare una parte importante della cultura cittadina acese e regionale, che ancora oggi viene apprezzata dai turisti assieme al nostro barocco, da aggiungere ad attività fisse già conosciute come il Carnevale e la Festa dei Fiori”.
Un festival di due giorni, sabato 22 luglio e domenica 23 luglio, non ristretto e limitato a spettacoli nel solo Teatro di via Alessi o sale del Comune, ma ad un festival a contatto con la gente lungo un definito percorso: piazza Duomo, largo Giovanni XXIII e il tratto di corso Umberto I° tra il Duomo e piazza Garibaldi.
“Protagonisti di questa prima edizione – evidenzia Nello Caramma direttore artistico del Teatro Opera dei Pupi (foto a sinistra) – sono state quattro importanti compagnie siciliane: i fratelli Napoli di Catania, per la marionettistica, la famiglia Gargano di Messina, i Cuticchio di Palermo, l’associazione “I Paladini” di Acireale, per l’opera dei pupi”.
E questo I Festival “Opera dei Pupi” 2017 ha entusiasmato per tanti motivi. Per la mostra fotografica e proiezione video nell’atrio del Palazzo di Città su “Emanuele Macrì e la sua storia”, per la creazione nel circuito sopra citato di botteghe artigianali dei maestri pupari ed artigiani del carretto che in estemporanea hanno dato vita alla creazione di pupi e/o armature, nonché alla pittura di carretti.
“Edizione di successo – conclude Giulio Vasta direttore artistico del carnevale di Acireale (foto a destra) – per gli spettacoli della marionettistica e dell’opera dei pupi, che sono delle vere e grandi scuole storiche siciliane, e di due Talk Show su “L’opra dei pupi” per evidenziare e mettere a confronto le scuole siciliane.
Per la presenza di artisti come Luigi Di Pino che si è esibito con la sua chitarra elettrica, accompagnato a tratti dalla fisarmonica di Marco Crisafulli, in “U cantastorie e l’opera”, e Sebastiano Patanè che si è esibito in “Cantastorie …. e non solo”.
Un successo, aggiungiamo pure e volentieri, per la presenza e l’animazione lungo il percorso dei numerosi componenti sia del Gruppo folk “La Madonnina” di Messina, che del Gruppo folk “Vecchia Ionia”, nonché per l’apertura di un mercatino dell’artigianato, l’esposizione dei carretti siciliani della collezione Costantino.
Camillo De Martino
Nella foto di copertina: da sinistra Luigi di Pino e Marco Crisafulli sul corso Umberto I