Prestigioso e meritatissimo riconoscimento per la fedelissima ed estremamente espressiva raffigurazione in bronzo del compianto cantautore Lucio Dalla realizzata un paio d’anni fa dallo scultore di Mascali Carmine Susinni (nella foto principale accanto all’opera in questione). Nei giorni scorsi, infatti, Il Ministero dei Beni Culturali ha inserito quest’ultima tra le opere d’arte del “Patrimonio Culturale Italiano”, al pari, tanto per fare un esempio, dei famosi Bronzi di Riace.
«Sono onorato e commosso – ha dichiarato il maestro Carmine Susinni – per il fatto che questa mia opera sia rientrata tra le eccellenze dei beni artistico-culturali d’Italia. Ma ritengo sia doveroso spiegare i motivi di questo gratificante traguardo.
«Su questa panchina intento a mangiare “càlia”, infatti, Lucio Dalla è “incorniciato”, ossia inserito in un contesto spaziale che ben si addice agli schermi dei tablet e dei telefonini multimediali oggi tanto in voga. Non a caso, tra l’Expo di Milano e l’esposizione a Bologna, in questi ultimi due anni è risultata essere l’opera d’arte più “selfata” d’Italia: sia gente comune che i tanti amici “vip” di Dalla (cantanti, musicisti, attori, intellettuali, ecc.) non hanno resistito alla tentazione di mettersi in posa accanto a quella statua. Questo perché la mia raffigurazione invoglia l’osservatore a sedersi sulla panchina, dove ho collocato l’indimenticato cantautore, per poi farsi un “selfie” (che un tempo chiamavasi “autoscatto”…) insieme a lui.
«Ma in questa scultura ho anche tentato di far “rivivere”, con tratti estremamente realistici, il Dalla amico di tutti e dallo sguardo complice ed ammiccante verso chiunque lo avvicinasse, dal “potente” all’“omino piccolo così” (tanto per parafrasare una sua celeberrima canzone). Chi si “selfa” accanto a quest’opera, quindi, è come se avesse un contatto diretto e personale con Lucio, ricevendone lo sguardo, il sorriso e l’abbraccio.
Carmine Susinni, peraltro, Lucio Dalla lo conosceva bene, sia perché il “buen retiro” siciliano a Milo dell’artista bolognese (oggi acquistato da una professionista di Catania) dista da Mascali pochissimi chilometri, e sia perché alla passione per le sette note l’autore di “Piazza Grande” ed “Attenti al lupo” affiancava quella per le arti figurative (nella sua abitazione di Bologna ha allestito una ricchissima galleria-pinacoteca contenente il meglio della creatività contemporanea); e mosso dalla sua inesauribile curiosità intellettuale e dalla sua voglia di socializzare, gli piaceva incontrare personalmente, anche durante i suoi soggiorni siciliani, i pittori e gli scultori espressi dai territori da lui visitati.
“All’Amico Lucio”, comunque, non è l’unica opera che lo scultore mascalese Susinni ha dedicato al grande cantautore. Il Comune di Milo, infatti, alcuni anni addietro ebbe a commissionargli la realizzazione del monolito in pietra lavica che fa da emblema all’anfiteatro all’aperto che il paesino etneo si è sentito in dovere di intitolare all’illustre “villeggiante”. L’opera in questione, riproducente Dalla di profilo intento a suonare l’inseparabile sax, venne allora inaugurata alla presenza di eminenti personalità della musica italiana e dello spettacolo, quali Franco Battiato, Enrico Ruggeri e Red Ronnie.
Adesso dunque, grazie a questa sua nuova ed apprezzatissima riproduzione del compianto cantautore, il geniale e colto scultore siciliano, pur essendo da alcuni anni tornato a vivere nella sua Mascali, è riapprodato alla ribalta nazionale dove, in età giovanile, si era messo in luce per la sua brillante ed innovativa creatività, apprezzata nei più esclusivi salotti e ritrovi artistico-culturali milanesi.
Rodolfo Amodeo