E’ in corso ad Acireale fino al prossimo 31 agosto la mostra personale d’Arte fabbrile multisensoriale del M° acese cav. Giuseppe Contarino allestita nell’antisala consiliare del Palazzo di Città, dal titolo “L’arte tra ferro e fuoco”, patrocinata dall’assessorato alle Attività culturali retto da Antonio Coniglio.
La cerimonia di apertura è avvenuta il 7 agosto scorso con il taglio del nastro da parte del sindaco Roberto Barbagallo il quale si è dichiarato ben lieto di intervenire alla cerimonia per sostenere a nome dell’amministrazione comunale da lui retta il lavoro degli artigiani acesi dell’arte fabbrile, concedendo l’antisala consiliare per ben 24 giorni.
E perchè il cav. Giuseppe Contarino fa conoscere il nome della Città di Acireale nel mondo dato che è tra i fondatori dell’ “Anello del ferro”, associazione di ben 17 Città europee, tra cui Acireale, che vantano validi artigiani-artisti del ferro battuto e che annualmente si esibiscono in pubblico in una città ospitante.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Antonio Coniglio dato che il lavoro del ferro battuto è “arte”, che quale valore culturale e vitalità sociale, ben si coniuga con il turismo e lo sviluppo economico, attività facenti parte del suo assessorato.
Per la cronaca Pippo Contarino (foto a destra), classe 1944, licenza della scuola primaria, ha frequentato la “Casa del fanciullo” di Acireale ottenendo il diploma dei corsi per fabbro ferraio, tornitore e saldatore. Sedicenne fece apprendistato presso le botteghe artigianali del ferro battuto di due maestri, due artisti: Raffaele Greco e Giuseppe Esterini.
Al rientro dal servizio militare, poco più che ventenne ha aperto la sua prima “bottega” di fabbro con un altro artigiano dell’arte fabbrile, a Pozzillo frazione di Acireale. Dopo qualche anno di lavoro in “società” con il collega più anziano si è messo in proprio. Aggiungiamo, inoltre, che nel 1975 appena trentunenne ottenne l’onorificenza di Cavaliere del lavoro.
In questa mostra di Contarino sono ben 25 le sculture esposte, tutte forgiate in un insieme di linee geometriche continue e discontinue, utilizzando lamiera di ferro, ferro piatto, quadro e scatolare ed infine abbellite con diversi trattamenti: bagno di ruggine; satinatura; sabbiatura, passata di cera, vernice flatting ed altro.
Tra queste sculture spicca l’“Armonia di un valzer” (foto a sinistra) creata nel 1999, e dedicata al M° Johann Strauss senior, che rappresenta l’armonia dei suoni, siano essi provenienti da madre Natura che da strumenti musicali come il violino. Ed ancora il “Canto di Omero” che rievoca il viaggio di Ulisse che giunto in Sicilia incontra Polifemo; il “Gallo siciliano”; la “Goccia della maternità”, che propone la donna in attesa di partorire. Una mostra d’arte fabbrile multisensoriale, accennavamo all’inizio.
Infatti il visitatore-vedente oltre che ammirare la scultura può sfiorare le varie parti della stessa rendendosi conto mentalmente del soggetto proposto dall’artista e di ciò che in lui (visitatore) suscita.
Il visitatore ipovedente o cieco oltre che toccare l’opera trova la descrizione dell’opera in brail alla base del sostegno della scultura mentre per il visitatore-sordomuto ci sono a disposizione delle video guide realizzate con la L.I.S. (lingua italiana dei segni).
Camillo De Martino
Nella foto di copertina, da sinistra: assessore Antonio Coniglio, cav. Pippo Contarino, Rosario Grasso presidente associazione 104 Orizzontale, sindaco Roberto Barbagallo, poeta dialettale Nicola Raciti.