Il sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, ha accolto la richiesta avanzatagli nei mesi scorsi dalla locale associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo” affinché si intitolasse una via della cittadina turistica a Norma Cossetto, giovane studentessa istriana vittima dell’odio anti italiano dei partigiani slavi i quali, nel settembre del 1945, la torturarono ed uccisero gettandola nella foiba di Villa Surani.
Tra il 1943 ed il 1947, infatti, migliaia di italiani residenti in Venezia-Giulia, Istria e Dalmazia furono perseguitati ed uccisi dalle truppe jugoslave di Tito per desiderio di conquista dei territori contigui. Molte di queste vittime vennero gettate, spesso ancora vive, nelle foibe, ossia le voragini naturali disseminate sull’altipiano del Carso, al confine tra Italia e Slovenia. Si parla di dieci-quindicimila morti, cui bisogna aggiungere i tanti costretti a lasciare le proprie case ed a cambiare per sempre il corso della propria vita perché cacciati dagli sloveni e dai croati, che li vedevano come usurpatori ed invasori.
La Giunta Municipale naxiota guidata dal sindaco Lo Turco ha così deliberato di intitolare a Norma Cossetto una transitata arteria ubicata nel popoloso quartiere di Chianchitta. Per poter dar luogo al relativo inserimento in toponomastica non resta che attendere l’autorizzazione prefettizia prevista dalla normativa in materia.
Estrema soddisfazione al riguardo è stata espressa da Giuseppe Russo, noto politico e sindacalista nonché presidente dell’associazione “Tradizione, Ambiente e Turismo”, che a suo tempo aveva proposto tale intitolazione.
«La nostra associazione – ha dichiarato Russo (nella foto, con in sovrimpressione il volto di Norma Cossetto, scattata nel quartiere Chianchitta di Giardini Naxos) – si impegna da anni per difendere la memoria delle vittime dimenticate o nascoste dalla storiografia ufficiale, dettata dai vincitori dell’ultimo conflitto mondiale. Così come per la quasi contemporanea persecuzione nazista contro il popolo ebraico, anche in questo caso ci si trova al cospetto di una “follia storica”, con gente crudelmente massacrata solo perché “colpevole” di essere italiana. Eppure gli eccidi delle foibe non sono stati sino ad oggi adeguatamente attenzionati e condannati. E dire che si è a conoscenza dell’esatta identità degli autori di queste stragi, ma non si è mai fatto nulla per celebrare un processo nei loro confronti. E c’è da aggiungere che mentre in Italia ci si affanna a tagliare costi e sprechi, la nostra Inps continua, come se niente fosse, ad erogare diverse migliaia di pensioni nell’ex Jugoslavia, tra cui ad alcuni responsabili del vergognoso eccidio voluto dal maresciallo Tito. Con la intitolazione di una strada, anche Giardini Naxos, così come altre città d’Italia, vuole rendere omaggio alla memoria della povera Norma e di tutte le vittime innocenti di quella tragedia».
Rodolfo Amodeo