Addio a Filippo Murabito, il “capitano” del Castello San Marco di Calatabiano -
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Addio a Filippo Murabito, il “capitano” del Castello San Marco di Calatabiano

Addio a Filippo Murabito, il “capitano” del Castello San Marco di Calatabiano

E’ venuto a mancare l’illuminato e generoso imprenditore originario di Giarre. Dopo gli anni giovanili trascorsi da allievo ufficiale sulle navi mercantili, si cimenta con successo, anche all’estero, in varie attività economiche e commerciali, fino ad “innamorarsi” della principesca dimora barocca di fine Seicento, che riporta agli antichi splendori

E’ venuto a mancare nei giorni scorsi, all’età di 76 anni, il capitano Filippo Murabito, illuminato imprenditore originario della cittadina etnea di Giarre, ma che lascia di sé un ricordo indelebile a Calatabiano essendo lo “scopritore” del Castello di San Marco, una principesca dimora barocca di fine Seicento, appartenuta ai Principi di Palagonia, e da lui trasformata, rispettandone fedelmente lo stile originario, in esclusiva ed accogliente struttura ricettiva, ideale per ospitare grandi eventi, congressi, meeting aziendali, banchetti nuziali ed il soggiorno di chi ama ambienti di alta classe e dall’estremo comfort.

Murabito acquistò il sontuoso immobile calatabianese quando aveva trentuno anni d’età, ed in quattro decenni di sacrifici ebbe a trasformare quello che veniva dai più considerato un vecchio rudere nell’odierna “gemma” del turismo isolano.

A guidare oggi questa virtuosa realtà dell’hôtellerie siciliana è il figlio Daniele Murabito, giovane e brillante imprenditore, coadiuvato dagli ancor più giovani fratelli Giuseppe e Valerio, i quali hanno conferito un valore aggiunto di innovazione e dinamismo gestionale a quanto realizzato dal papà.

E sono tantissimi i cittadini calatabianesi e del relativo comprensorio che devono tanto a Filippo Murabito per le opportunità occupazionali da lui create attivando la struttura turistico-ricettiva di contrada San Marco.

«Ci piace ricordarlo – dichiarano i tre figli Daniele, Giuseppe e Valerio – con la sua allegria e la sua voglia di vivere. Ci reputiamo fortunati di essere stati figli di un uomo che in tanti reputano un maestro di vita ed un padre putativo. Ma papà è andato via solo fisicamente perché è qui in mezzo a noi, in ogni pietra, in ogni pianta ed in ogni angolo del suo amato Castello».

«Per tutti quanti abbiamo avuto la fortuna di lavorare nelle sue attività – aggiunge commosso Santo Bella, uno dei suoi “storici” collaboratori – Filippo Murabito era come un padre, umile negli atteggiamenti e sempre rispettoso del nostro operato. Tendeva la mano senza mai vantarsi di averlo fatto e non mancava mai di fornire il suo disinteressato sostegno a coloro che reputava giusti e sinceri. E se oggi il litorale calatabianese di San Marco è un’appetibile meta turistica, lo si deve soprattutto a questo benemerito imprenditore».

Ma per un capitano come lui, San Marco è stato solo l’approdo di un percorso di vita e lavorativo straordinario. Murabito inizia, infatti, a prestare servizio sulle navi mercantili come allievo ufficiale, per poi ritornare nella sua Giarre e fondare, a soli ventuno anni, il mangimificio “Vittoria”, che gestisce sino alla metà degli Anni Settanta. Segue la sua “folgorazione” per il Castello San Marco di Calatabiano, cui prima accennavamo. Lo spiccato fiuto imprenditoriale e la sua inesauribile curiosità lo portano quindi, tra gli Anni Ottanta e Novanta, a cimentarsi anche nel commercio internazionale toccando i mercati di mezza Europa. In seguito sarà conduttore di una grande azienda vivaistica specializzata in piante e palme tropicali, settore in cui si distingue particolarmente, soprattutto per la sua collezione unica di palme rare provenienti da ogni parte del mondo.

Anche al di fuori dell’ambito lavorativo tutti ricordano Filippo Murabito come un uomo sensibile, amante dell’arte e profondamente rispettoso della dignità altrui, animato da un senso di giustizia e da una onestà morale oggi, purtroppo, in via di estinzione.

In questi momenti di dolore, anche la Redazione del “Gazzettino Online” è vicina alla moglie Grazia, ai figli Daniele, Giuseppe e Valerio, alla nuora Tania ed all’amato nipotino Marco Filippo.

Per coloro che volessero rivolgere a Filippo Murabito l’ultimo affettuoso saluto, verrà allestita una camera ardente presso il suo amato Castello di San Marco.

Le esequie religiose si svolgeranno in data e luogo che i familiari si cureranno a breve di comunicare.

Rodolfo Amodeo

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