Appello di Giuseppe Russo, presidente della locale associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo”, affinché gli uffici municipali della prima colonia greca di Sicilia si attivino per tempo onde evitare che con l’arrivo delle prime piogge autunnali le caditoie intasate possano dar luogo ad allagamenti nel centro urbano
Da un paio d’anni a questa parte l’approssimarsi della stagione autunnale desta non poche preoccupazioni tra i cittadini di Giardini Naxos, memori delle drammatiche alluvioni del 9 settembre 2015 e del 25 novembre dello scorso anno, che hanno messo letteralmente in ginocchio la prima colonia greca di Sicilia, con negozi ed abitazioni letteralmente allagate ed autovetture galleggianti sulle acque piovane.
Com’è noto, il territorio in questione presenta gravi problemi di dissesto idrogeologico, magari non risolvibili dall’oggi al domani (proprio in questi giorni è giunta la notizia della bocciatura, da parte del Genio Civile di Messina, del progetto per la messa in sicurezza del torrente San Giovanni). Ma sarebbe al riguardo doveroso adottare almeno i minimi accorgimenti di ordinaria amministrazione, come la pulizia dei tombini.
Quest’ultima è stata sollecitata qualche giorno fa, tramite un’apposita lettera indirizzata al dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale giardinese, dal noto politico e sindacalista Giuseppe Russo (nel riquadro in foto) in qualità di presidente della locale associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo”.
«Si segnala – scrive Russo – che molte caditoie lungo le vie comunali, e soprattutto nei quartieri periferici, sono intasate. In caso di piogge abbondanti, tipiche della stagione autunnale, ciò comporterà inevitabilmente allagamenti.
«Si richiede, pertanto, un solerte intervento di pulizia di dette caditoie, senza aspettare che si verifichino danni notevoli ai cittadini ed agli operatori economici, come purtroppo è avvenuto con gli eventi alluvionali dei passati autunni.
«Sono altresì auspicabili interventi di più ampio respiro, da programmare con gli altri soggetti istituzionali competenti, per la messa in sicurezza dei torrenti e l’implementazione dei canali di scolo».
Rodolfo Amodeo