Serie A: un campionato sempre più diviso -
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Serie A: un campionato sempre più diviso

Serie A: un campionato sempre più diviso

Quando le prime in classifica collezionano punti a raffica, è naturale che in fondo ci sia qualche squadra che al contrario rimane a becco asciutto. Un problema che appartiene ai campionati di tutta Europa, ma che in Italia ha sempre visto qualche eccezione. Non quest’anno, dato che ci troviamo di fronte ad un torneo a due velocità: le grandi segnano numeri da record, le piccole invece stentano e stentano parecchio. Dunque è un campionato da grandi luci ma anche da profonde ombre: potrebbero confermarlo le partite di oggi, che potrete guardare come sempre su Pay TV come Mediaset Premium. D’altronde sono anni che in tanti sostengono che una Serie A con 20 squadre non sia più tollerabile per via del fatto che 20 società che siano in grado di sostenere i costi della massima divisione è sempre più difficile.

Serie A 2017/2018: un campionato a due velocità

Juventus e Napoli volano a punteggio pieno, mentre l’Inter nell’anticipo del 5 turno ha dovuto accontentarsi del pareggio in casa di un Bologna strepitoso. Ma la sostanza cambia poco: è un campionato che va a due velocità, considerando che in coda le ultime (Crotone, Verona e Benevento) hanno collezionato solo due punti in tre. Se consideriamo le ultime cinque, poi, i punti salgono a 4 complessivi: pochissimi, come da tempo non se ne registravano. E lo stesso vale per la testa della classifica: era da 57 anni che le prime tre non andavano a punteggio pieno dopo quattro turni. Parliamo di una situazione figlia della netta differenza di valori in campo: le grandi continuano a spendere centinaia di milioni, le piccole fanno il loro.

Serie A: 20 squadre sono troppe?

Con cadenza annuale, ogni volta che le disparità in campo si rendono manifeste, ecco che compaiono i sostenitori della “Serie A ridotta”. E in fondo non hanno tutti i torti. Le logiche televisive dovrebbero infatti cedere ad una Serie A più corta, non più composta da 20 squadre ma minimo da 18, se non addirittura da 16. Evidentemente le neopromosse dalla B non sono in grado di competere. E intanto i risultati tennistici in campo si accumulano, con tonnellate di gol che vanno al passivo delle piccole, e che pompano le statistiche delle grandi. Forse illudendo qualcuno, visto che poi le competizioni europee ci fanno tornare sulla terra (Juve e Napoli docet).

Cosa è successo nella quarta giornata?

Il 6-0 del Napoli al Benevento nella 4 giornata di Serie A è stata la prova più che concreta di questo gap così marcato. E lo stesso dicasi per il netto 3-0 inferto dalla Roma ai danni del Verona. Un po’ meglio il Crotone che, nonostante la sconfitta con l’Inter per 2-0, almeno se l’è giocata fino all’83esimo. Il problema è che le ultime 3 della classifica, dopo 4 turni, hanno già subito ben 27 gol: un dato che ovviamente deve far riflettere.

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