Valle dell’Alcantara: S.S. 185 “sull’orlo del precipizio” tra Graniti e Gaggi -
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Valle dell’Alcantara: S.S. 185 “sull’orlo del precipizio” tra Graniti e Gaggi

Valle dell’Alcantara: S.S. 185 “sull’orlo del precipizio” tra Graniti e Gaggi

Diversi mesi addietro un’autovettura ha sfondato un guard rail, ma l’Anas non è ancora intervenuta per ripararlo malgrado la pericolosità della “breccia” venutasi a creare, che dà su un dirupo. Della questione si sta occupando il consigliere comunale Cateno Raneri, il quale ha scritto in merito all’ente per la manutenzione delle strade

Come se non bastassero le già critiche condizioni del tratto di Strada Statale 185 nelle adiacenze dei centri abitati di Gaggi e Graniti, da diversi mesi a questa parte si è aggiunto un ulteriore fattore di rischio per i numerosi automobilisti in transito nella zona in questione.

Tempo addietro, infatti, a causa di un incidente un’autovettura ha letteralmente sfondato un parapetto ai bordi della carreggiata in prossimità del “famigerato” Ponte Petrolo, ossia lo stretto e precario viadotto il cui consolidamento viene invocato da tempo immemorabile anche attraverso interrogazioni parlamentari e pubblici appelli sugli organi di stampa.

Adesso, dunque, subito dopo aver lasciato l’angusto e fatiscente Ponte Petrolo bisogna fare i conti con quest’ulteriore “trappola” in quanto la rottura di quel parapetto ha aperto un varco che si affaccia su un dirupo, dove gli automobilisti, senza la dovuta accortezza, rischiano di precipitare.

Come prima accennavamo, tale “obbrobrio” perdura ormai da diversi mesi. L’Anas, ossia l’ente competente ad intervenire sulla S.S. 185, si è solo limitato a disporre dei blocchi segnalatori in plastica, senza ancora provvedere a riparare il guard rail divelto.

Per tentare di smuovere le acque, Cateno Raneri (nel riquadro in foto), consigliere di maggioranza al Comune di Gaggi, nei giorni scorsi ha preso carta e penna ed ha scritto ai dirigenti regionali e provinciali dell’Anas chiedendo «un intervento immediato di ripristino onde evitare problemi alla pubblica incolumità».

Rodolfo Amodeo   

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