Al vincitore di TIVM sulla FA 30 Zytek la vittoria, il primato, il “Memorial Isidoro Di Grazia” e Il “Trofeo Comune di Santa Venerina” in una giornata catanese di grande sport. Podio completato dai brillanti Spoto su Radical e Ferragina su Elia. Caruso fermo in gara 2. Morè su A112 tra le storiche
La 19^ Giare – Montesalice – Milo “Memorial Isidoro Di Grazia” è stata vinta da Domenico Cubeda (foto a destra) su Osella FA 30 Zytek. Nella gara valida quale prova conclusiva del Trofeo Italiano Velocità Montagna e Campionato Siciliano Velocità Salita, il pilota catanese, alfiere della scuderia di famiglia, ha firmato il nuovo record dei 6,4 Km del tracciato con il tempo di 3’14”74 ottenuto in gara 1.
Seconda piazza per un altro idolo di casa e alfiere Jonia Corse Giuseppe Spoto, per la prima volta sulla Radical ed in piena rimonta in gara 2 dove ha attaccato e sopravanzato il catanzarese della Scuderia Vesuvio Francesco Ferragina che ha dato il massimo in termini di abilità ed esperienza sulla Elia Avrio Suzuki di classe E2SC 1400 ed ha chiuso in terza piazza.
Sfortuna per il bravo Luca Caruso 2° in gara 1 sulla Radical Prosport, ma un problema alla trasmissione lo aveva preoccupato e poi lo ha fermato nella 2^ salita.
Top five completata dal giovane sardo Giuseppe Vacca alla sua prima volta a Giarre ed alla sua 4^ gara sulla potente Osella PA 2000 Honda, che ha chiuso a soli 7 centesimi di secondo dal podio, seguito da un sempre tenace ed inossidabile Giovanni Cassibba, il ragusano della Catania Corse quattro volte vincitore a Giarre dove è tornato al volante della Osella PA 20/S BMW.
“Sono stracontento – ha dichiarato un emozionato Cubeda -. La vittoria ed il record li ho voluti, cercati e conquistati, grazie ad una vettura tornata perfetta, al lavoro eccellente delle gomme Avon e ad un feeling che si è rafforzato con la prototipo monoposto. Volevo abbassare il tempo del bravo Scola in casa mia e ci sono riuscito. Un ottimo anticipo per la prossima stagione”.
“In gara 1 l’assetto era troppo rigido ed un paio di volte ho perso la biposto – sono state le parole di Spoto (foto a sinistra) – ho apportato delle modifiche al set up ed in gara 2 ho attaccato ed è andata bene, molto bene”.
“Una prestazione molto gratificante per me – ha dichiarato Ferragina – dopo l’ottimo tempo in gara 1 ho mirato a difendere il podio in gara, ma sapevo che sarebbe stato molto difficile, comunque è andata molto bene”.
Il vincitore ha anche conquistato il “Trofeo Comune Santa Venerina”, riservato agli autori dei migliori tre intermedi a Miscarello, insieme a Caruso e Maccarrone.
Sesto posto per il pilota di casa e presidente della Giarre Corse Orazio Maccarrone sulla Gloria CP7, che ha pagato nella parte finale del tracciato un assetto non ottimale.
Settima piazza per il catanese Matteo D’Urso sulla Radical SR4 di classe E2SC 1600, davanti al conterraneo Rosario Miano sulla catanzarese Elia Avrio ST09 di classe E2SC 1400.
Nona posizione per un altro driver catanese, Giovanni Puglisi su Radical Prosport in rimonta in gara 2.
E’ riuscito a completare la competizione in top ten il giovane figlio d’arte Samuele Cassibba sulla nuova ed ancora capricciosa Osella PA 30 Mugen, con cui il comisano ha rimontato in gara 2 grazie ad un feeling in aumento con la biposto.
In gruppo E1 zampata vincente del calabrese della Cubeda Corse Giuseppe Aragona sulla Peugeot 106, appena il cosentino di Villapiana ha risolto una noia all’acceleratore ed ha preso i giusti riferimenti col tracciato. Tra le silhouette del gruppo E2SH affondo decisivo in gara 2 per l’ennese di Centuripe Salvatore Naselli sulla estrema Fiat Cinquecento Sporting, risolta la perdita d’olio avuta in prova. Terzo dietro ad Andrea Patanè su 126 il vincitore di gara 1 Salvatore Giunta sulla Fiat 126 per problemi al motore.
In gruppo A è stato il pilota e preparatore catanese Angelo Guzzeta a dettare il ritmo sula Peugeot 106.
Per il gruppo N Eugenio Orlando ha vinto sulla Citroen Saxo ed aveva chiarito sin dalle ricognizioni le sue intenzioni, ma in gara è stato tallonato da Salvatore Guzzetta su auto gemella, risolti i problemi che lo avevano fermato in prova. Il trapanese Ignazio Amato sulla Renault Clio si è imposto in gruppo RS Plus, mentre nel duello serrato per il gruppo RS ha avuto la meglio la MINI sovralimentata del messinese Agostino Sacffidi che per soli 6 centesimi di secondo alla fine ha sopravanzato la Fiat 500 Abarth dell’altro esperto locale Massimo Enrico Cimbali.
Tra le bicilindriche ha vinto Antonino Cardillo, il preparatore messinese della Catania Corse che al volante della Fiat 500 ha conquistato il Campionato Siciliano di categoria, seconda piazza per il catanese Daniele Portale su Fiat126, rallentato da una toccata in gara 1.
Tra le autostoriche miglior tempo per Giuseppe Morè che su A112 Abarth ha vinto il 3° Raggruppamento. Colpo di scena in gara 2 quando il palermitano Ciro Barbaccia su Osella PA 9/90 BMW è stato costretto allo stop per un’uscita di strada dopo l’ottimo 3’57”75 di gara 1.ù
Classifica primi 10: 1 Domenico Cubeda (Osella FA 30 Zytek) in 6’33”32; 2 Spoto (Radical SR4 Suzuki) a 28”46; 3 Ferragina (Elia Avrio) a 29”87; 4 Vacca (Osella PA 200 Honda) a 29”94; 5 Cassibba G. (Osella PA 20/S BMW) a 36”58; 7 Maccarrone (Gloria CP7) a 39”70; 8 D’Urso (Radical SR4) a 47”37; 9 Miano R. (Elia Avrio) a 52”33; 10 Cassibba S. (Osella PA 30 Mugen) a 57”41.