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Acireale, ex stabilimento Acque Pozzillo: approvato il progetto di rimozione e smaltimento dell’amianto

Acireale, ex stabilimento Acque Pozzillo: approvato il progetto di rimozione e smaltimento dell’amianto

Dopo l’ecomostro sulla Timpa anche l’ex stabilimento delle Acque Pozzillo resterà solo un brutto ricordo per Acireale. Con la determinazione n. 258 del 18/10/2017 è stato approvato il progetto “Interventi di demolizione rimozione e smaltimento, in danno, dei materiali contenenti amianto presenti nell’ex stabilimento delle Acque minerali di Pozzillo”.

L’intervento di bonifica è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e ritenuto di primaria importanza dall’Amministrazione comunale, considerato che la struttura in eternit è già in avanzato stato di degrado. Il Comune di Acireale ha stanziato nel Bilancio 2017 250 mila euro, in danno alla ditta “Sidoti Acque srl”.

Questo ulteriore passo avanti nella triste vicenda dello stabilimento delle Acque Pozzillo, segue la la mappatura dell’amianto presente nei capannoni conclusa nel maggio scorso. A marzo 2017 la Guardia di Finanza, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, aveva rimosso temporaneamente i sigilli ai capannoni, per consentire alla ditta incaricata dal Comune di Acireale di eseguire lo studio propedeutico all’ intervento di rimozione. I materiali da rimuovere sono stati classificati e l’area è stata suddivisa nelle zone più o meno critiche con l’assegnazione della priorità in modo da ottimizzare nei tempi e nei modi l’intervento.

«Approvato il progetto e impegnata la somma necessaria per i lavori, sarà bandita la gara per la rimozione dell’amianto dall’ex stabilimento delle Acque Pozzillo. Procederemo con la somma stanziata in Bilancio, iniziando dalla rimozione e lo smaltimento delle parti indicate come maggiormente pericolose, le aree 1A, 4A, 4B, 4D, 4E, 3C, 3A, 3B, 4C e 2. Riusciremo a completare l’intervento entro il 2018-  spiega il sindaco Roberto Barbagallo -. La priorità è eliminare il pericolo per la cittadinanza e mettere in sicurezza l’area inquinata, poi penseremo a definire la questione della proprietà e al riutilizzo dell’area. Dopo l’abbattimento dell’ecomostro, con l’avvio della bonifica dei capannoni di Pozzillo questa Amministrazione è orgogliosa di poter scrivere con i fatti un’altra bella pagina per la nostra città».

Con il finire degli anni 90 si interrompe la produzione dell’acqua minerale “Pozzillo” e l’enorme stabilimento a ridosso dell’omonima frazione marinara acese chiude i battenti. L’ex stabilimento Acque Pozzillo, acquistato successivamente dalla Sidoti Acque, diventa simbolo di un fallimento e viene abbandonato e dimenticato.

A distanza di qualche anno la comunità pozzillese, il parroco, il consigliere comunale Rito Greco accendono i riflettori su quei capannoni fatiscenti, diventati un pericolo per la salute della popolazione. Le lastre grigie di eternit che ricoprono una superficie di circa diecimila metri quadrati sono ben visibili.

«Questo atto amministrativo segna finalmente il confine tra il lungo e difficile procedimento burocratico, invisibile, e il concreto intervento di bonifica che sarà presto visibile a tutti i cittadini – commenta soddisfatto il consigliere comunale Rito Greco -. Questa determina dà certezza rispetto alle somme disponibili e al progetto che ci consentirà di eliminare definitivamente questo grave problema».

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