La silloge poetica opera-prima dell’acese Antonio Leotta dal titolo “Riflessi”, edizione Prova d’Autore, 2017, è stata presentata nella sala conferenze della parrocchia San Paolo di Acireale con un’ampia analisi critica a cura della psicologa e presidente del Gruppo Convergenze Intellettuali e Artistiche Italiane, Giulia Sottile, e dello scrittore Mario Grasso. Serata coordinata dall’avv. e giovane critico letterario Stefania Calabrò.
L’autore di “Riflessi”, Antonio Leotta, classe 1975, è docente di Economia Aziendale presso l’Università di Catania. Dopo una breve introduzione da parte della Calabrò ha preso la parola la Sottile facendo rilevare la grande ricchezza di forme e contenuti delle poesie del volume nonché la geniale genesi di alcune di esse rappresentanti la manifesta esemplificazione di ciò che l’autore ha chiamato “trasposizioni”.
Giulia Sottile, concludendo, ha così sintetizzato: “La poesia di Leotta tra gli altri pregi artistico letterari, ha, spiccate musicalità negli accostamenti fonetici delle parole scelte, incisiva figuralità, il tutto accompagnato da un sorprendente gioco di colori con emergenze di luce e suoi riflessi. Una poesia originale e ricca di argomenti, che segnano bene l’esordio di una voce che reclama un suo posto nella realtà letteraria contemporanea”.
A seguire l’intermezzo musicale al pianoforte del M° Maurizio D’Urso con l’interpretazione della poesia inedita “Azzurro”, dello stesso Leotta. A questo punto la Calabrò ha dato la parola a Mario Grasso che ha evidenziato ai numerosi partecipanti come “i contenuti della poesia di questa silloge siano il puro diagramma dell’anima del suo autore”. Si è poi intrattenuto a fare rilevare la “forma” dei versi “dato che la letteratura di cui la poesia è momento nobilissimo, è anzitutto forma”.
Mario Grasso, affermato operatore culturale ha così concluso: “Aggiungo che “forma” non è esposizione logica di argomenti, come deve esserlo una cronaca, ma trasferimento in codici di comunicazione letteraria, figurativa, musicale, etc, per quante sono le esigenze interiori di chi tende a comunicarle con un codice: l’immagine, il suono, la gestualità di una danza”.
La lettura di tante poesie della silloge è stata curata dallo stesso autore che in conclusione si è soffermato sulla lirica “Lorenzo” scritta nel maggio di questo 2017 in occasione della nascita del suo primo figlio.
Ecco alcuni di questi versi: “Quando prima non eri / dov’eri, cuore mio? / Eri di noi sogno e sostanza. / E ora, in ogni tuo gesto, / ancora muto, ancora poco in ascolto, / ci racconti la vita / di tutto il nostro essere”. Veramente “magnum gaudium” di riflessioni sulla poesia e sulla poesia di Antonio Leotta, in questa bella serata culturale acese, intensa e di livello, trasformatasi nella festa della poesia!
Camillo De Martino
Nella foto di copertina, da sinistra: Antonio Leotta, Stefania Calabrò, Giulia Sottile, Mario Grasso e il M° Maurizio D’Urso